Sul perché di un romanzo ambientato per la maggior parte in Alta Langa durante l’occupazione nazista, Suzanne Hoffman spiega: «Già mentre scrivevo “Labor of love” mi hanno colpito i tanti racconti legati a quel periodo in cui le donne sono state protagoniste o attive testimoni mostrando sempre una fierezza e coraggio eccezionali. Ho pensato che queste storie non potevano rimanere nell’ambito famigliare o legate al mondo del vino, meritavano un pubblico più ampio per cui le ho fatte convogliare in questo nuovo libro, un romanzo con spunti storici, il cui titolo non è ancora stato definito, ambientato tra Langhe, Alta Langa e Cherasco. Si sviluppa tra il 1918 e 2018 ma una gran parte è dedicata all’occupazione nazista in queste colline. Non è stato facile reperite i documenti da lontano, fortunatamente molti produttori e amici piemontesi mi stanno aiutando. Fin dalla prima volta che sono stata Bossolasco mi aveva impressionato l’idea che un’intera comunità si fosse stretta intorno a un gruppo di famiglie ebree tanto da cambiare i loro documenti per proteggerle per cui da qui sono partita per sviluppare la trama dove non manca un mistero da risolvere. Le mie ricerche sono state approfondite e continue, voglio un testo il più possibile aderente alla realtà». «Tutti i miei libri sono un omaggio al Piemonte, alla sua forza e al suo non arrendersi mai», aggiunge la statunitense. «E a tutte le voci che non sono ancora state ascoltate. Solo a pensare alle storie ancora nascoste nelle vostre colline mi viene la pelle d’oca».