«La presenza fisica è ancora un valore», ha ribadito l’inventore del microchip, l’ingegner Federico Faggin che non ha mancato di sottolineare e delineare quali saranno le sfide che il commercio dovrà affrontare.
«Sarà basilare offrire prodotti unici per rispondere alle esigenze locali, senza però trascurare due doti tipiche dell’uomo: intuizione e fantasia. Perché l’essere umano sarà sempre un passo avanti rispetto all’intelligenza artificiale. Il nostro destino non è essere macchine. L’imprenditore del futuro dovrà saper creare e rischiare ragionando di pancia, sfruttando l’intelligenza e facendo leva su cuore e fantasia, doti incontrollabili dagli algoritmi. L’uomo sente il profumo della rosa attraverso le esperienze vissute, mentre il pc non lo può fare: ecco in pochi secondi dettagliata la differenza tra intelligenza artificiale e umana. Intuizione, fantasia, comprensione, capacità di amare e di avere coraggio, sono queste le qualità che rendono grande ed inarrivabile l’uomo. Dell’Italia mi piacciono la creatività, la cultura e l’arte… Il vivere bene, rendere la vita gradevole, ma come Paese dobbiamo migliorare sul fronte della mancanza di organizzazione e su una piaga come la corruzione».
Home Articoli Rivista Idea La risposta post-covid di Federico Faggin, vulcanico fisico, inventore e imprenditore