«La via tecnologica, strategia per innovare il commercio»

Lo ha ribadito Luca Chiapella nel corso della Convention di Sistema 2020 che si è svolta a Savigliano, con illustri ospiti

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Grande successo ha riscontrato la terza edizione della “Con­­ve­ntion della Conf­commercio della provincia di Cuneo” organizzata in presenza, a Sa­vi­gliano, presso l’ala polivalente della Crosà neira. Al centro del dibattito, come ha sottolineato Luca Chiapella, presidente di Con­f­commercio Imprese per l’Italia della provincia di Cuneo, il periodo per le imprese non appare facile: «Tenendo conto della portata della crisi che stiamo vivendo, lo scenario che si prospetta per Cuneo è improntato a un cauto ottimismo: la recessione sarà profonda, ma il sistema produttivo mostra una resilienza maggiore della media italiana. Forse la vera novità portata dal Covid è stata la presa di coscienza che nel mondo globale in cui viviamo oggi c’è posto per tutti, negozi di vicinato e piattaforme di commercio elettronico. Che le innovazioni sono utili agli uni e agli altri. Ora dobbiamo solo capire qual è il posto che possiamo occupare».
L’appuntamento si è articolato in diversi momenti tutti ricchi di interessanti spunti di riflessione, a tratti volutamente provocatori, lanciati anche da ospiti di fama internazionale, che hanno dibattuto su macro temi come la digitalizzazione delle imprese, l’e-commerce, la necessità di preservare le attività sul territorio.
Dopo i saluti del sindaco saviglianese Giulio Ambroggio che non ha mancato di sottolineare la sua «soddisfazione, per le attività commerciali, le quali hanno fatto il massimo per riuscire ad affrontare la crisi e dunque essere esempio e segnale positivo per tutte le generazioni», ha preso la parola Agostino Gribaudo presidente Conf­commercio dell’area di Savi­gliano. «È stata una dura prova, durante la quale le nostre attività imprenditoriali, non hanno mai mollato. Dopo tanti problemi sanitari non possiamo permetterci di annoverare vittime anche di natura economica». Parere condiviso an­che da Maria Luisa Coppa, presidente Ascom Torino e Pro­vincia e Confcommercio Pie­monte, che ha rimarcato: «Abbiamo alle spalle mesi di terribile lavoro in cui siamo stati molto uniti a supporto delle nostre imprese. Conf­com­mercio c’è stata e ci sarà, ed è chiamata a essere, come non mai, vicina ai territori».
Il presidente della fondazione Crc Giandomenico Genta, ha invece ribadito la funzione specifica svolta dall’ente, definito «carburante di tante iniziative che si attuano in Granda, così come da sempre sostegno concreto per il settore del commercio e della piccola impresa».
All’appello non sono mancate neanche le considerazioni del numero uno di Confindustria Cuneo, Mauro Gola: «Al cambiamento e all’innovazione indispensabili in questo storico momento, si inserisce la tecnologia che fa evolvere la tradizione per renderla più vicina a tutti».
«Il tema della digitalizzazione delle imprese è nella nostra agenda di lavoro da tempo», ha aggiunto Luca Chiapella. «Non abbiamo dubbio che quella tecnologica sia la strada maestra per l’innovazione nel settore del commercio e dei servizi, anche se non è l’unica. Questa pandemia ci ha spiegato che quella tecnologica non è l’unico nome dell’innovazione e che non possiamo evitare di doverci comunque innovare, sempre. Non solo a causa del Co­vid». Covid che ha lasciato i suoi effetti sul comparto commerciale. I dati economici del “Rapporto Cuneo” 2020 dicono che in provincia di Cuneo a livello settoriale il comparto che ha registrato la flessione maggiore a livello di trend è stato quello del commercio, che ha perso l’1,4%, mentre agricoltura, industria, costruzioni e turismo sono scese dell’1%. «Dall’analisi elaborata dal Cen­tro Studi dell’organizzazione, dopo la riapertura delle attività commerciali, dei pubblici esercizi e della ristorazione, emerge un cauto ottimismo, pur nella consapevolezza che la ripresa sarà lenta e irta d’insidie. Dietro l’angolo si nasconde la paura di una recrudescenza autunnale», ha detto ancora Chia­pella, «ma il comportamento e la voglia di ricominciare delle imprese associate sono concrete».
Il dibattito si è poi articolato in diversi e complementari interventi che hanno visto tra gli eccellenti ospiti, l’ingegner Federico Faggin (del quale riportiamo dettagliate considerazioni bel box a lato, ndr), fisico, inventore e imprenditore italiano, noto soprattutto per essere stato tra gli inventori dei primi microprocessori, sensori ccd e touch; il professor Stefano Denicolai, docente di innovation mana­gement e direttore executive Mba presso l’università di Pavia e il professor Michele Mezza, docente di marketing e nuovi media presso l’università Federico II di Napoli. Presente in collegamento video il dottor Marco Landi, ex presidente Apple, Texas instrument e attuale presidente di Digital Box che ha evidenziato una necessità imprescindibile nel futuro prossimo: «Bisogna trasformare le proprie attività, essere vicini al cliente h 24 permettendogli di avere accesso ai dati. Il commercio è cambiato: sempre di più ci saranno servizi offerti da piattaforme digitali. Le aziende devono avere un piano di marketing digitale e agenti virtuali per offrire servizi digitali».