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Un “road movie” da ridere

“Divorzio a las vegas” (film che segna l’esordio come attrice di Andrea Delogu), pur con qualche banalità di troppo, si sa far apprezzare per la sua scorrevolezza

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A diciott’anni Lorenzo (Giampaolo Morelli) ed Elena (Andrea Delogu) si conoscono durante una vacanza studi in America. Lei è la bella del gruppo, lui il secchione noioso. L’ultimo giorno di vacanza, sotto l’influsso di sostanze lisergiche, si sposano per sfida a Las Vegas, poi si perdono di vista per vent’anni.
Oggi Elena è una manager in carriera e Lorenzo è un ghost writer trasversale: scrive discorsi per politici di qualsiasi schieramento.
Lorenzo ed Elena non si sarebbero più rincontrati se lei non stesse per sposare uno degli uomini più ricchi d’Italia, Gian Andrea Bertolini (Gianmarco Tognazzi). Per poterlo fare, infatti, come le ricorda l’amica del cuore Sara, avvocato, la informa che, essendo tecnicamente ancora sposata a Lorenzo, deve prima sciogliere quel vincolo o verrà accusata di bigamia. Elena e Lorenzo dovranno dunque tornare a Las Vegas e in pochi giorni ottenere una sentenza di divorzio. Una seccatura burocratica che si trasformerà invece in una odissea di sentimenti e nell’occasione per ritrovare se stessi e per scoprirsi innamorati l’una dell’altro.
Tra alti e bassi, tra scenette comiche ed altre palesemente forzate, la commedia diretta da Umberto Carteni e girato prima dell’emergenza coronavirus, tra l’Italia e Las Vegas, scorre per tutti i novanta minuti del film anche grazie alle mirabolanti avventure che via via si innescano tra l’avvocatessa e Lucio, l’amico presso cui abita Lorenzo ( Ricky Menphis ), la composta flemma di Giannadrea e l’incontro di Elena e Lorenzo con il giudice che deve deliberare la loro separazione.
Da segnalare che la pellicola rappresenta l’esordio al cinema di Andrea Delogu, conduttrice radiofonica e televisiva che nei mesi scorsi ha condotto la versione estiva de “La vita in diretta” su Rai1 , qui nei panni (che in una scene sveste letteralmente, con grande sensualità) della protagonista.