Il tanto atteso Dpcm è arrivato, emanato nella notte dopo un lungo tira e molla tra le componenti della maggioranza.
Tra le novità del nuovo decreto ministeriale (in vigore fino al prossimo 13 novembre), alcuni punti riguardano nello specifico gli eventi sportivi.
Oltre a consentire la prosecuzione dei campionati organizzati di qualsiasi ente che abbia adottato un protocollo, esso si esprime in modo chiaro anche circa l’accesso agli stadi da parte del pubblico:
“Per gli eventi e le competizioni riguardanti gli sport individuali e di squadra – riconosciuti dal CONI, dal CIP e dalle rispettive Federazioni, ovvero organizzati da organismi sportivi internazionali – è consentita la presenza di pubblico, con una percentuale massima di riempimento del 15% rispetto alla capienza totale e comunque non oltre il numero massimo di 1000 spettatori per manifestazioni sportive all’aperto e di 200 spettatori per manifestazioni sportive in luoghi chiusi, esclusivamente negli impianti sportivi nei quali sia possibile assicurare la prenotazione e assegnazione preventiva del posto a sedere, con adeguati volumi e ricambi d’aria, a condizione che sia comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno 1 metro sia frontalmente che lateralmente, con obbligo di misurazione della temperatura all’accesso e l’utilizzo della mascherina a protezione delle vie respiratorie, nel rispetto dei protocolli emanati dalle rispettive Federazioni Sportive nazionali, Discipline Sportive Associate ed Enti di Promozione Sportiva, Enti organizzatori”.
Non si è fatta attendere, a questo punto, la presa di posizione del presidente della Lega Nazionale Dilettanti Piemonte VdA Christian Mossino, che, come si legge sul sito federale, afferma: “A seguito di quanto emanato, auspichiamo un intervento da parte dei Governatori della Regione Piemonte e Valle d’Aosta in merito all’ampliamento della percentuale di accesso al pubblico durante le competizioni organizzate, in considerazione del rigore con cui le Società ed Associazioni Sportive affiliate al Comitato stanno rispettando i protocolli emanati, affrontando spese di adeguamento e messa in sicurezza degli spazi e delle strutture a salvaguardia della salute dei propri tesserati”.
“Gli interventi e le proposte del sistema sportivo alle istituzioni – prosegue Mossino – hanno finalmente trovato una risposta che può lenire, almeno in parte, le sofferenze del nostro movimento. Rimaniamo in attesa di ulteriori misure di sostegno al nostro movimento”.