L’alluvione di inizio ottobre, responsabile di danni ingenti alle infrastrutture, oltre che all’agricoltura e all’allevamento, rischia di avere anche ripercussioni ambientali molto gravi. È quanto afferma Coldiretti in riferimento alla notizia che ben sette lupi neri canadesi sono fuggiti dal parco “Alpha”, distrutto dalla tempesta che si è abbattuta sulle Alpi Marittime francesi, dove erano allevati in semi libertà, a Saint Martin Vésubie, a due passi dal confine con il Cuneese.
“Una notizia – commenta Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo – che genera forti preoccupazioni per la sicurezza delle persone e degli allevamenti nei territori di confine e che può implementare ulteriormente l’abbandono di pascoli e terre con un grave danno ambientale. Infatti, questi animali risultano essere di taglia più grande del lupo appenninico già presente e ancora più aggressivi. Sono, inoltre, esemplari non autoctoni ma provenienti dal Canada, e pertanto invitiamo gli Enti preposti a vigilare ed intervenire, non solo per la cattura ma anche per impedire ibridazioni che possano essere fonti di ulteriori problemi”.
“È inspiegabile – conclude il Direttore di Coldiretti Cuneo Fabiano Porcu – come, a fronte di una popolazione oltremodo numerosa e dannosa che si è stabilita sulle Alpi, ci siano anche soggetti ed Enti che sperimentano allevamenti di lupi provenienti addirittura dal Nord America. Evidentemente a qualcuno piace scherzare col fuoco, perché poi il danno non li riguarda. Al di là dell’emergenza meteo di inizio mese, ribadiamo che quella dei lupi è una problematica che merita un’attenzione maggiore da parte delle Istituzioni”.
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c.s.