Le aziende della provincia confermano le difficoltà create dal Covid, ma sono meno pessimiste

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I numeri restano negativi, ma le aziende della Granda sono meno pessimiste rispetto a qualche mese fa. A dirlo è l’indagine di previsione per il quarto trimestre del 2020 realizzata dall’Ufficio Studi di Confindustria Cuneo, i cui dati sono stati presentati nel corso di una conferenza stampa nella sede dell’Associazione, a cui hanno partecipato il presidente Mauro Gola, il direttore Giuliana Cirio e la responsabile del Centro Studi Elena Angaramo. Tra le oltre 300 imprese interpellate si registra una risalita rispetto al crollo della fiducia emerso a giugno, pur a fronte di numeri che restano negativi. Nel comparto manifatturiero scende al 27,6% la quota di imprese che prospetta una riduzione della produzione, contro l’11,5% che ne indica l’aumento. Il saldo, ancora negativo (-16,1%) recupera però quasi 12 punti. Analogo il trend degli ordini, cede di oltre 14 punti la quota di aziende interessata dal ricorso alla cassa integrazione. Anche i servizi evidenziano una forte risalita, con tutti gli indici di previsione che mostrano recuperi importanti. Gli impatti del Covid non hanno quasi mai messo a rischio la sopravvivenza delle imprese della Granda: solo lo 0,9% del manifatturiero, nei servizi il 34,1% dichiara addirittura di avere un fatturato sostanzialmente stabile.
«Le nostre aziende hanno dimostrato ancora una volta una capacità reattiva forte», hanno commentato Gola e Cirio.