Si presentano i libri su Grinzane Cavour

il 17 ottobre, presso il castello

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La presentazione ufficiale del volume “Grin­zane Cavour. L’evo­luzione di un paese di Langa. Tra storia, arte, costume, imprenditoria e commercio”, inserita nel programma della 90esima Fiera internazionale del tartufo bianco d’Alba si terrà sabato 17 ottobre alle 10,30 presso la Sala convegni del ca­stello di Grinzane Cavour in collaborazione con la Pro loco e il Comune. L’autore è il professor Luigi Cabutto, già sindaco di Grinzane Cavour, che ha pubblicato in passato altre specifiche opere sul territorio. Si tratta di una corposa opera editoriale, divisa in due volumi, che intende ripercorrere tutta l’a­rea di questa bassa Langa albese, con testimonianze storico-artistiche che narrano dell’antico capoluogo, della significativa testimonianza dell’insediamento castellano che fu del conte di Cavour, fino alla nascita del nuovo borgo di Gallo e della pe­riferia urbana della città di Alba.
Una delle finalità basilari dei due volumi è quella di suscitare l’interesse verso l’evoluzione della cultura popolare, ricca delle sue tradizioni. Grinzane Cavour, allora, come metafora del cambiamento, per capire il progresso e il divenire di tutto il territorio, insieme alla voglia di riscatto e alla capacità di lavoro della gente di collina. Il corredo fotografico del fotografo albese Enzo Massa ne ha impreziosito i testi con scatti inediti e singolari.
Il volume, realizzato da Edizioni Langhe Roero Monferrato è patrocinato da Regione Pie­monte, Provincia di Cuneo, Comune di Grinzane Cavour, Città di Alba.
Così dichiara l’editore, Roberto Cerrato: «Quest’opera è uno spac­cato di quest’angolo di Piemonte decretato patrimonio dell’umanità Unesco che la casa editrice è orgogliosa di poter portare nelle librerie a partire dall’autunno 2020. Risulta essere, a mio avviso, un’opera che descrive non solo un comune importante delle Langhe, tra le mete più amate da turisti e visitatori, ma racconta una storia che può essere considerata il paradigma dello sviluppo degli ultimi due secoli di tutta la bassa Langa. Su questo territorio vi è un tale concentrato di eventi, presenze, inventiva e sfide della mente e dell’ingegno che valeva la pena di essere narrato. Questo complesso contenitore di fatti, di cose e idee si è poi costituito a fattore di “cultura”, da qui la nota e recente propensione a voler conferire valore ai cosiddetti “Paesaggi culturali” ampiamente narrati».
Aggiunge l’autore Luigi Cabutto: «Il nostro è un racconto che tenta di assurgere a luogo mitico della storia e delle persone, per entrare nell’immaginario dei visitatori, che oggi sono tanti e con il richiamo, per chi lo abita, a sentirsi cittadino cui spetta l’onore e l’onere della responsabilità di saperlo ben gestire come un luogo “prezioso” dell’Unesco».