Il presidente della Regione, Alberto Cirio, si dice soddisfatto delle misure contenute nell’ultimo Dpcm del Governo per far fronte all’emergenza Coronavirus e rivela che “il Piemonte ha puntato i piedi sulle chiusure dei locali alle 24, perché siamo convinti che il problema non siano i ristoranti, o i parrucchieri, ma l’assembramento di fronte ai locali nelle strade e nelle piazze. Siamo contenti che sia andata così”.
Intervenendo alla trasmissione Agorà di Rai Tre, Cirio ha affermato che “abbiamo lavorato tutto sabato e domenica per concertare i contenuti del Dpcm. Di solito ci arrivava un’ora prima di essere firmato per le osservazioni, invece questa volta ne abbiamo condiviso alcune parti e siamo stati ascoltati. Ciò non toglie che fuori bisogna essere più rigorosi”.
In merito alla chiusura di strade e piazze per evitare gli assembramenti, il presidente annuncia il sostegno della Regione ai sindaci del Piemonte: “Convocherò tutte le associazioni che rappresentano i Comuni italiani, Anci, Anpci e Uncem, per arrivare ad azioni condivise. Il Governo ha scaricato sui sindaci, noi non li lasceremo soli, perché nella pandemia non si può scaricare sul più piccolo o sul più debole. Dobbiamo stare tutti insieme e tutti uniti. Con i sindaci determineremo anche le misure anti assembramento, che sono essenziali per continuare in sicurezza”.
c.s.