L’Unione Montana Valle Stura, in collaborazione con la Croce Rossa Valle Stura e l’AIB Protezione Civile Valle Stura, attraverso il C.O.I. Centro Operativo Intercomunale hanno comunicato che la situazione relativa all’emergenza sanitaria COVID in valle Stura è la seguente:
ARGENTERA. Un positivo ricoverato da tempo in struttura fuori valle;
SAMBUCO. Due soggetti positivi;
DEMONTE. Due soggetti positivi di cui uno ricoverato da tempo in struttura fuori valle;
VALLORIATE. Un soggetto positivo;
ROCCASPARVERA. Quattro soggetti positivi;
VIGNOLO. Tre soggetti positivi.
“RIBADIAMO che la situazione richieda LA MASSIMA ATTENZIONE da parte di TUTTI e
RICHIAMIAMO con forza a porre molta attenzione e a non sottovalutare MAI i sintomi. – sottolineano dal COI – Si ricorda poi che è entrato in vigore il nuovo DPCM (http://www.governo.it/sites/new.governo.it/files/1603060912481_DPCM_18_ottobre_2020.pdf)“.
Queste le principali misure:
SERVIZI DI RISTORAZIONE (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie):
attività consentita dalle ore 5,00 sino alle ore 24,00 con consumo al tavolo, e con un massimo di sei persone per tavolo, e sino alle ore 18.00 in assenza di consumo al tavolo;
resta sempre consentita la ristorazione con consegna a domicilio nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto, nonché, fino alle ore 24,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze;
è fatto obbligo per gli esercenti di esporre all’ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse contemporaneamente nel locale medesimo;
SALE GIOCHI, SALE SCOMMESSE E SALE BINGO:
sono consentite dalle ore 8,00 alle ore 21,00;
restano comunque sospese le attività che abbiano luogo in sale da ballo e discoteche e locali assimilati, all’aperto o al chiuso. Sono vietate le feste nei luoghi al chiuso e all’aperto;
FESTE CONSEGUENTI A CERIMONIE CIVILI O RELIGIOSE:
sono consentite con la partecipazione massima di 30 persone nel rispetto dei protocolli e delle linee guida vigenti;
SAGRE E FIERE:
Sono vietate le sagre e le fiere di comunità. Restano consentite le manifestazioni fieristiche di carattere nazionale e internazionale;
CONVEGNI E CONGRESSI:
sono sospese tutte le attività convegnistiche o congressuali, ad eccezione di quelle che si svolgono con modalità a distanza;
ATTIVITÀ SPORTIVA DILETTANTISTICA:
l’attività sportiva dilettantistica di base, le scuole e l’attività formativa di avviamento relative agli sport di contatto sono consentite solo in forma individuale e non sono consentite gare e competizioni. Sono altresì sospese tutte le gare, le competizioni e le attività connesse agli sport di contatto aventi carattere ludico-amatoriale;
PALESTRE E PISCINE:
hanno una settimana di tempo per adeguarsi ai protocolli di sicurezza ma restano a rischio chiusura dalla prossima settimana;
PUBBLICHE ANMINISTRAZIONI:
nell’ambito delle pubbliche amministrazioni le riunioni si svolgono in modalità a distanza, salvo la sussistenza di motivate ragioni; è fortemente raccomandato svolgere anche le riunioni private in modalità a distanza;
SMARTWORKING:
portare la quota di persone in smartworking dal 50 al 75%;
SCUOLA:
fermo restando che l’attività didattica ed educativa per il primo ciclo di istruzione e per i servizi educativi per l’infanzia continua a svolgersi in presenza, per contrastare la diffusione del contagio, le istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado adottano forme flessibili nell’organizzazione dell’attività didattica, incrementando il ricorso alla didattica digitale integrata, che rimane complementare alla didattica in presenza, modulando ulteriormente la gestione degli orari di ingresso e di uscita degli alunni, anche attraverso l’eventuale utilizzo di turni pomeridiani e disponendo che l’ingresso non avvenga in ogni caso prima delle 9.00;
UNIVERSITÀ:
le università predispongono piani di organizzazione della didattica e delle attività curriculari in presenza e a distanza in funzione delle esigenze formative;
Si ricorda inoltre che il DPCM prevede che i sindaci possono disporre la chiusura al pubblico, dopo le ore 21,00, di vie o piazze nei centri urbani, dove si possono creare situazioni di assembramento, fatta salva la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private.