Cal: via libera a due nuove proposte di legge

Il sostegno agli anziani vittime di delitti contro il patrimonio e la promozione della parità retributiva tra i sessi

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Bruna Sibille

L’Assemblea del Consiglio delle autonomie locali si è riunita in videoconferenza – alla presidenza Davide Crovella –  e ha espresso parere favorevole all’unanimità su due nuove proposte di legge, dando così loro il via libera per la prosecuzione dell’iter legislativo. Le due Pdl riguardano il sostegno agli anziani vittime di delitti contro il patrimonio e la promozione della parità retributiva tra i sessi. 

La prima Pdl esaminata è la 82: “Misure di sostegno per gli anziani vittime di delitti contro il patrimonio”. Per il primo firmatario, Raffaele Gallo (Pd), il provvedimento nasce dalla volontà di fornire una soluzione al problema delle truffe agli anziani. Due gli strumenti proposti:  una copertura assicurativa e il ricorso a campagne informative di prevenzione. Il provvedimento riguarda gli over 70, residenti da almeno dieci anni in Piemonte e in condizioni economiche disagiate.

Il secondo provvedimento, per il quale il Cal ha chiesto di valutare alcune proposte di modifica, è il numero 101: “Disposizioni per la promozione della parità retributiva tra i sessi e il sostegno all’occupazione femminile stabile e di qualità” a firma Domenico Ravetti (Pd). Ha sottolineato l’importanza che assume il ruolo della Regione nel riconoscimento della parità di genere quale presupposto per un sistema equo di cittadinanza e convivenza, oltre che per lo sviluppo socio-economico del proprio territorio. Diffondere le pari opportunità significa aiutare lo sviluppo della personalità secondo le inclinazioni di ciascuno, definendo un nuovo ruolo delle donne nella società e sostenendo la diffusione di una cultura antidiscriminatoria.

La relatrice del provvedimento Bruna Sibille ha ricordato i principali riferimenti normativi di cui tenere necessariamente conto: l’articolo 21 della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea, l’articolo 3 della Costituzione, l’articolo 13 dello Statuto regionale, nonché la legge regionale numero 5/2016.
Si è infine considerato che uno stanziamento di 85mila euro possa rappresentare un primo passo significativo, ma non del tutto sufficiente.