«Ci sono tante difficoltà, come sappiamo, però il Giro d’Italia continua a essere la festa di tutti gli italiani. Quando passa il Giro, si realizza sempre una piccola, grande magia: riesce a mettere d’accordo tutti gli italiani. Da nord a sud è così. Si condivide una grande passione, si sente amore, c’è un affetto che ci unisce. Davvero ci sarebbe bisogno di un Giro lungo 365 giorni all’anno, per permetterci di essere così uniti, specie quando ci sono da prendere decisioni importanti o bisogna fare scelte improrogabili per il nostro futuro. Il Giro ha la capacità di unire gli italiani come forse solo la Nazionale di calcio. Bambini e anziani, donne e uomini: tutti sono attratti dalla carovana di ciclisti che passa nelle strade di casa. Si tratta di un unicum in un paese spesso diviso per ogni questione, tra guelfi e ghibellini, tra bianchi e neri. Il Giro ha il merito di passare sopra alle differenze, evidenziando il meglio della nostra Italia».
L’opinione di Ferruccio Dardanello – Il giro d’Italia in Piemonte – Io la penso così
«La Corsa rosa ha il potere di mettere d'accordo gli italiani: dovrebbe durare 365 giorni all'anno...»