Un percorso di guarigione

In “cosa sarà” francesco Bruni racconta una rinascita, faticosa e piena di ostacoli che parte dalla scoperta della malattia e che coinvolge tutta la famiglia del protagonista

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È stato scelto come film di chiusura della quindicesima edizione della Festa del cinema di Roma e si candida ad essere una delle uscite più apprezzate dell’autunno cinematografico italiano. Stiamo parlando di “Cosa sarà”, nuovo film di Francesco Bruni, il cineasta romano, pluripremiato sceneggiatore di film quali “Ovosodo”, “La prima cosa bella”, “Il capitale umano” di Paolo Virzì, con cui realizza da anni un felice sodalizio artistico, e di serie televisive come “Il commissario Montalbano”. Il suo ritorno alla regia dopo i successi di “Scialla! (Stai sereno)”, “Noi 4” e “Tutto quello che vuoi” è con un film che vede protagonista Kim Rossi Stuart nei panni di Bruno Salvati: la vita di Bruno è in una fase di stallo, i suoi film non hanno mai avuto successo e il suo produttore fatica a mettere in piedi il prossimo progetto. Sua moglie Anna, dalla quale si è recentemente separato, sembra già avere qualcun altro accanto. E per i figli Adele e Tito, Bruno non riesce a essere il padre presente e affidabile che vorrebbe. Un giorno Bruno scopre di avere una forma di leucemia. Si affida immediatamente a un’ematologa competente e tenace, che lo accompagna in quello che sarà un vero e proprio percorso a ostacoli verso la guarigione. Il primo obiettivo è trovare un donatore di cellule staminali compatibile: dopo alcuni tentativi falliti, Bruno comincia ad avere seriamente paura. Cosa sarà di lui? Suo padre, rivelandogli un segreto del suo passato, accende in tutti una nuova speranza. Bruno e la sua famiglia intraprendono un inatteso percorso di rinascita, che cambierà i loro rapporti e insegnerà a Bruno ad alzare gli occhi da sé stesso e a guardare gli altri. «È un la storia di un dramma ma che nella migliore tradizione umanista della commedia all’italiana, riesce anche a far divertire, senza aver paura dei sentimenti», ha commentato a riguardo il direttore artistico del festival, Antonio Monda.