Calcio e Covid-19, le società scrivono alla LND Piemonte-VdA: “Fermiamoci per ripartire il prima possibile”

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Gli scenari di incertezza sanitaria, sociale e, di conseguenza, sportiva, generati dalla nuova crescita dei casi di Coronavirus in tutto il territorio italiano, hanno creato una grande confusione nel mondo del calcio dilettantistico.

In un quadro già fortemente segnato dai rinvii, infatti, è arrivato il Dpcm di domenica a stabilire (senza troppa chiarezza) che lo stop dell’attività di base e la prosecuzione dei soli campionati di interesse nazionale e regionale. Solo nella serata di ieri, il Comitato Piemonte-VdA ha poi precisato quali attività proseguiranno.

Al “confine” tra Regione e provincia, c’è la Seconda Categoria, che si è però già mobilitata per far sentire la propria voce. Proprio questa mattina, infatti, le società del girone F hanno scritto una lettera rivolta alla LND Piemonte-Valle d’Aosta, chiedendo sostanzialmente di fermare tutto, per poter “riordinare le idee” e ripartire quando il quadro sarà più chiaro e gestibile. Ecco la lettera inviata:

“Noi siamo i presidenti di società facenti parte del gruppo F di Seconda categoria e inviamo la presente comunicazione alla cortese attenzione del presidente Lnd comitato regionale Piemonte e valle d’Aosta per comunicare che i nostri tesserati siano essi giocatori o dirigenti manifestano la volontà di sospendere momentaneamente l’attività calcistica.

La situazione a livello locale e regionale ormai sembra esser sfuggita di mano alle ASL di competenza che a distanza di giorni non sanno indicarci se metter in quarantena la squadra se uno dei tesserati deve esser sottoposto a tampone.

Nella nostra categoria partecipiamo come volontari, nessuno percepisce uno stipendio e l’economia domestica si basa esclusivamente sul reddito lavorativo che percepiamo; nel caso alcuni di noi si trovassero costretti ad osservare la quarantena si metterebbero in pericolo numerose famiglie essendo noi artigiani o dipendenti di aziende private, rischiando poi di paralizzare anche le aziende per cui noi lavoriamo.

Il calcio è passione ma rimane un hobby, un divertimento un momento di aggregazione da condividere con compagni ed avversari e già nelle ultime partite il divertimento è stato sostituito dall’apprensione per esser in uno spogliatoio , in un tunnel o su un campo da calcio.

Fermiamoci un attimo per riprendere il prima possibile a tornare a divertirci”.