Passo in avanti, piccolo ma concreto, per il completamento della tratta autostradale “Asti-Cuneo” attesa da molti anni e alla quale mancano pochi chilometri. La Corte dei conti di Roma ha protocollato nei giorni scorsi la delibera Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) con l’aggiornamento dei piani finanziari relativi alle società concessionarie autostradali “A33 Asti-Cuneo” e A4 “Torino-Milano”, passaggio decisivo per la sottoscrizione della convenzione e l’avvio dei lavori. Con la registrazione dell’atto dovrebbe ripartire il cantiere dell’infrastruttura considerata strategica non solo per il Piemonte, ma per tutto il Nord Ovest consentendo il collegamento diretto tra Bra ed Asti e congiungendo le tratte già realizzate sui due fronti. Per il completamento dell’opera, da eseguire entro i prossimi quattro anni, è prevista una spesa di 350 milioni di euro. La delibera che ha ottenuto il via libera della Corte dei conti prevede che nel 2026, alla scadenza della concessione relativa alla tratta autostradale A4 (“Torino-Milano”), il Ministero delle infrastrutture affidi congiuntamente le due tratte (A33 e A4), pur avviando la gestione unitaria solo alla scadenza, a fine 2031, della vecchia gestione della concessione “Asti-Cuneo”. Ora manca solo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale e poi il concessionario potrà iniziare i lavori. «La registrazione dell’atto consente la ripresa del cantiere di un’opera bloccata da troppi anni e fortemente voluta dal territorio, un’infrastruttura strategica non solo per il Piemonte ma per tutto il Nord Ovest. E la sua realizzazione avverrà secondo criteri di interesse pubblico. Durante la visita sul territorio avevo rappresentato ai sindaci e alle istituzioni locali la complessità amministrativa che volevamo fortemente superare. Ci siamo riusciti e ora tornerò per la riapertura definitiva del cantiere», ha fatto sapere nella sua nota il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Paola De Micheli. Il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ha commentato il via libera della Corte dei conti alla delibera del Cipe per il completamento dell’“Asti-Cuneo” in questo modo: «Pur nell’emergenza in cui ci troviamo ormai da 8 mesi, la Regione non ha mai fatto venir meno la propria attenzione sull’“Asti-Cuneo”, non solo perché è una delle ferite aperte del nostro territorio, ma anche perché senza infrastrutture non può esserci sviluppo economico». «Opere come questa», continua il presidente Cirio, «saranno fondamentali per aiutare le nostre aziende e i nostri cittadini ad andare avanti, dopo la terribile crisi del Covid e l’alluvione che ha colpito le nostre vallate a inizio ottobre. A un anno dall’inizio del mio mandato e, nonostante l’emergenza mondiale in cui ci troviamo, abbiamo rispettato l’impegno di aprire il nuovo ospedale di Verduno e ora il cantiere della A33. Aspettiamo questa autostrada da più di 30 anni e vogliamo vederla finita al più presto una volta per tutte». In prima linea anche l’assessore regionale ai trasporti Marco Gabusi, che in alcuni recenti incontri pubblici ha rimarcato l’importanza di «concludere un’opera viaria così essenziale». Dello stesso avviso il presidente della Provincia di Cuneo Federico Borgna, il quale nei mesi scorsi si era rivolto al premier Giuseppe Conte, recapitandogli una lettera nella quale si sottolineava come il completamento della “Asti-Cuneo” «consentirebbe di colmare il gap infrastrutturale che da decenni comporta perdite economiche incalcolabili per la Granda, oltre a costi in termini di sicurezza e di ambiente non più sostenibili».
Su Facebook è intervenuto anche l’onorevole cuneese Fabiana Dadone, ministro per la Pubblica amministrazione. Queste sono le sue parole: «Siamo vicini all’avvio dei lavori per il completamento della “Asti-Cuneo”. Nei giorni scorsi è stata protocollata dalla Corte dei conti la delibera Cipe con l’aggiornamento dei piani finanziari relativi alle società concessionarie autostradali della A33 e della A4, passaggio decisivo per la sottoscrizione della convenzione e l’avvio dei lavori. Un’opera bloccata da troppi anni con evidenti manovre ostative, ma fortemente voluta dal territorio, per la quale ben due governi con dentro il M5s hanno lavorato fortemente, arrivando alla migliore soluzione possibile, quella individuata a suo tempo dall’ex ministro Toninelli. Per il completamento dell’opera, da eseguire entro i prossimi quattro anni, è prevista una spesa di 350 milioni di euro. Siamo finalmente vicini alla meta».
Positivo anche il commento di un’altra parlamentare della provincia di Cuneo, Chiara Gribaudo, vicecapogruppo del Pd alla Camera. Questo è il suo commento: «È stata pubblicata sul sito del Cipe l’avvenuta registrazione della delibera sull’autostrada “Asti-Cuneo” da parte della Corte dei conti. L’ultimo scoglio burocratico è superato, manca ora solo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale e poi il concessionario potrà iniziare i lavori. In questo momento di difficoltà e di incertezza, l’investimento sull’autostrada A33 è davvero importante per dare fiducia e lavoro sul nostro territorio. Grazie al ministro De Micheli che continua a seguire con attenzione questa vicenda».