La Fiera del tartufo stoppata dal Covid

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Gli organizzatori del­la Fiera internazionale del tartufo bian­co d’Alba ci hanno provato proprio in tutti i modi a creare le condizioni affinché il conosciutissimo evento potesse svolgersi, in totale sicurezza, anche in questo strano e sfortunato anno caratterizzato da quella che è ormai a tutti gli effetti un’emergenza sanitaria. Ci hanno provato eliminando dal programma, seppure a malincuore, alcuni appuntamenti del folclore che avrebbero rischiato di creare assembramenti; altri, come il Palio degli asini, sono stati salvaguardati, ma proposti a “porte chiuse”, senza cioè che il pubblico potesse partecipare. Poi, al fine di preservare il cuore della manifestazione, ovvero il Mercato mondiale del tartufo e la rassegna AlbaQualità, è stato introdotto un sistema di “varchi”, che nella settimana successiva è stato sostituito da un’altra soluzione che ha previsto una presenza massiccia di steward e forze dell’ordine. Tutto ciò non è bastato, perché, alla luce dell’evoluzione del quadro epidemiologico sia a livello nazionale sia a livello regionale, il sindaco di Alba Carlo Bo, confrontatosi con l’assessore al turismo Ema­nuele Bolla e con la presidente dell’Ente Fiera Liliana Allena, ha stabilito che quello del 24 e 25 ottobre sarebbe stato l’ultimo fine settimana di apertura al pubblico in presenza per la 90a edizione della Fiera, dando spazio alla continuazione in versione digitale. Una decisione che, di fatto, ha anticipato di 24 ore lo stop imposto dal Governo.
Spiega il sindaco Carlo Bo: «Siamo orgogliosi di aver organizzato questa edizione della Fiera, dimostrando che la città di Alba sa affrontare i momenti difficili in modo serio e determinato. Grazie al lavoro fatto con la Questura e la Prefettura siamo riusciti a prestare grande attenzione alla sicurezza sia dei turisti sia degli albesi. Con la stessa serietà e senso di responsabilità, non possiamo far finta di non vedere la situazione attuale a livello globale: quindi è giunto il momento di sospendere l’evento a partire dal fine settimana del 31 ottobre. Abbiamo fatto il possibile fino ad ora, ma non ci sono più le condizioni per proseguire in sicurezza nel medio periodo».
«Sono state settimane molto im­pegnative», gli fa eco l’assessore al turismo Emanuele Bolla, «in cui abbiamo fatto un lavoro co­lossale per realizzare la Fiera del tartufo. Ci siamo riusciti, diventando un esempio a livello nazionale e internazionale. Alla luce dell’aggravarsi della situazione epidemiologica credo sia arrivato il momento di fare un passo di lato. Ringraziamo tutti coloro che hanno lavorato per l’evento, in modo particolare le centinaia di volontari, uomini e donne delle forze dell’ordine che hanno vigilato sul rispetto dei protocolli anti Covid».
Dichiara la presidente dell’Ente Fiera del tartufo Liliana Allena: «La manifestazione ora si trasforma, sospendendo le attività in presenza presso il Mercato mondiale del tartufo e rilanciando la propria proposta digitale con “Alba digital truffle lab e “Lan­ghe digital wine lab”: dal “Truffle hub” di Roddi, sede “virtuale” allestita nella pertinenza del castello, proporremo esperienze di grande qualità e fascino, raggiungendo il mondo intero in sicurezza, in un momento in cui la prudenza suggerisce di so­spendere le attività in presenza per motivi di tutela della salute pubblica».