Home Articoli Rivista Idea L’opinione di Luigi Genesio Icardi – L’emergenza sanitaria – Vi spiego perchè

L’opinione di Luigi Genesio Icardi – L’emergenza sanitaria – Vi spiego perchè

«Le previsioni non sono incoraggianti, la curva dei ricoveri ordinari ha una crescita esponenziale e inarrestabile»

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«Purtroppo, non possiamo essere troppo ottimisti in questa fase. L’andamento dei ricoveri in terapia intensiva continua a essere lineare, ma quelli ordinari segnalano una crescita con una curva esponenziale. E qualunque misura di contrasto venga intrapresa, nel giro di tre settimane prevediamo di dover fronteggiare gravi difficoltà. Per questo motivo, intanto, abbiamo scelto
di sospendere tutte le attività programmate non urgenti, ad eccezione ovviamente delle terapie oncologiche, per esempio. Per il resto, negli ospedali, viene dato spazio ai reparti Covid. Avete visto le ultime disposizioni? Per la didattica, il senso è quello di cercare di garantire la presenza a scuola agendo sulle attività collaterali, cercando per esempio di dilazionare gli spostamenti dei ragazzi sui pullman con orari diversi. Però, anche qui, ci sono studi che arrivano dagli Usa e che sembrano poco confortanti, perché indicano un deterioramento e, quindi, una minore efficacia delle mascherine dopo un po’ di tempo di utilizzo, quando vengono usate in luoghi chiusi e affollati, specie nel periodo invernale. Non contengono più adeguatamente l’effetto “droplet” (goccioline del respiro) e aerosol. Insomma, dovendo tener conto di ogni indicazione con la massima prudenza, le misure più restrittive sono inevitabili. Il vaccino? Nel momento in cui sarà reso disponibile, vedremo. Pare che il Ministero ne abbia opzionate già 6 milioni di dosi. La precedenza sarà data alle categorie di persone più a rischio, ai soggetti più esposti al virus. Ma la sicurezza di avere un vaccino cambierà tante valutazioni. Si parla di poterlo avere già in inverno, ma credo sia più realistico aspettarlo per la prossima primavera. Intanto, ci sono protocolli di cura aggiornati in base alle maggiori conoscenze che abbiamo acquisito rispetto ai primi giorni di diffusione del virus. Mi auguro, a questo proposito, di poter riutilizzare l’idrossiclorochina che qui in Piemonte aveva dato risultati rassicuranti. Abbiamo bisogno di armi adeguate, anche perché il 90% dei positivi al Covid è asintomatico o paucisintomatico e può essere curato efficacemente a casa. Questo è un aspetto molto importante».