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Quattro grandi installazioni in San Francesco a Cuneo

inaugurata la mostra promossa dalla fondazione Crc e dal castello di rivoli-Museo d’arte contemporanea

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È stata aperta al pubblico “E luce fu. Giacomo Balla, Lucio Fontana, Olafur Eliasson, Renato Leotta”, la mostra che prevede l’esposizione di quattro installazioni in cui è protagonista la luce. L’evento, a cura di Carolyn Chri­stov-­Bakargiev e Marcella Bec­caria, rispettivamente direttore e capo curatore delle collezioni del Castello di Rivoli, con la consulenza curatoriale di Marianna Vecellio per il progetto di Renato Leotta, prosegue la collaborazione tra la Fondazione Crc e il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contem­po­ranea, avviata lo scorso anno e che in questa stagione si è già concretizzata nella mostra “Wil­liam Kentridge, Respirare”, allestita ad Alba.
L’esposizione, a ingresso gratuito, resterà aperta al pubblico fino a domenica 14 febbraio, dal martedì al sabato dalle 15,30 alle 18,30; la domenica dalle 10,30 alle 18,30. L’iniziativa è realizzata anche grazie al contributo di Gruppo Egea, Agenzia Generali Cuneo di Aurelio Cavallo-Claudio Parola-Luigi Lavi­gna, Merlo e UBI Banca.
“E luce fu” presenta al pubblico quattro importanti opere incentrate sulla luce: in mostra lavori di due degli artisti italiani contemporanei più noti al mondo, Giacomo Balla e Lucio Fontana, di un importante autore internazionale, Olafur Eliasson, e di un emergente torinese, Renato Leotta.
Proponendo un percorso immersivo e sensoriale, nel quale la luce produce effetti dinamici negli interni della ex chiesa di San Francesco completamente avvolti nel buio, le opere sono installate in relazione con gli spazi dell’edificio. Nel cuore della navata centrale della chiesa è posizionata “Feu d’artifice” (Fuoco d’artificio), storica e monumentale opera realizzata da Giacomo Balla nel 1917, durante gli anni di adesione al Futurismo, e qui presentata nella ricostruzione di Elio Marchegiani per una mostra al Castello di Rivoli del 1997. In corrispondenza dell’ingresso principale è allestita la struttura in legno, tela, colori fosforescenti e luce di “Wood” che compone l’“Ambiente Spaziale” di Lucio Fontana, opera del 1967 poi distrutta e ricostruita nel 1981. Nello spazio absidale dell’ex chiesa di San Francesco è esposta “The sun has no money” del danese Eliasson, installazione del 2008 composta da anelli concentrici in materiale acrilico che creano giochi di luci e ombre grazie a due proiettori. Il percorso espositivo si conclude con “Sole”, lavoro recentissimo di Renato Leotta e realizzato con vecchi fari di automobili dismesse e che si snoda attraverso l’intero ambiente della chiesa.
«Grazie alla collaborazione con il Castello di Rivoli, la Fondazione CRC propone un nuovo appuntamento artistico di altissimo livello: un evento di vera divulgazione culturale che porta a Cuneo opere non solo di artisti conosciuti in tutto il mondo, come Giacomo Balla e Lucio Fontana, ma anche di firme meno note al grande pubblico e di grande interesse, come Eliasson e Leotta», ha sottolineato il presidente della Fondazione Crc, Giando­menico Genta. «Il tema della luce, è particolarmente significativo per il periodo storico che stiamo vivendo ed emergerà in maniera potente grazie all’allestimento studiato appositamente per l’ex chiesa di San Francesco».
Carolyn Christov-Bakargiev, direttore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, nel corso della conferenza stampa della mostra ha ribadito: «Nella cultura occidentale, la luce è da sempre simbolo di chiarezza e pura conoscenza, di quella suprema finezza del pensiero a cui ogni seguace di Platone dovrebbe aspirare. Ma qualcosa di irrazionale e libero si ritrova nell’esperienza dell’abbaglio vissuto invece durante l’estasi, parte anch’essa della nostra cultura e descritta minuziosamente da Dante nell’ultimo canto del Pa­radiso e successivamente anche da alcune sante, come Teresa d’Avila nei suoi diari. Oggi, la luce dello schermo dei nostri cellulari e computer ci abbaglia in senso lontano sia dalla chiarezza del pensiero, sia dall’estasi. Attra­verso una mostra di opere d’arte realizzate con la pura luce come materia, riflettiamo sul mondo reale, avvolti dai raggi elettromagnetici».
Nel corso del periodo espositivo verrà sviluppato un ricco calendario di eventi collaterali, in particolare visite condotte da guide turistiche ed esperti di arte contemporanea, mediante i quali si potranno approfondire alcune delle tematiche che emergono dalle opere in mostra, contribuendo a rendere più comprensibile un mondo sovente ritenuto ostico da chi non ne abbia una conoscenza approfondita. Le visite saranno curate dall’associazione La Sca­tola Gialla, che ha già curato negli anni passati le visite e le attività didattiche per le mostre della Fondazione Crc.