Il Gruppo Ferrero ha pubblicato il suo undicesimo Rapporto di sostenibilità come ultima evoluzione del proprio impegno “Care for the better”. Nel Rapporto, Ferrero delinea nuovi ambiziosi obiettivi per ridurre la propria “carbon footprint” entro il 2030 e fornisce una panoramica sugli obiettivi di sostenibilità e sui progressi compiuti.
Con l’emergenza climatica, che richiede alle aziende di aumentare il proprio impegno, Ferrero si è posta due obiettivi per ridurre le emissioni di gas serra. Entro il 2030, la società punta a dimezzare tutte le emissioni derivanti dalle proprie attività (ovvero emissioni, in gergo tecnico, “scope 1 e 2”), in linea con l’obiettivo dell’Accordo di Parigi per limitare il riscaldamento globale a 1,5 gradi Celsius. Complessivamente, Ferrero si impegna a ridurre le emissioni del 43% per ogni tonnellata di prodotto realizzato. Entrambi gli obiettivi pongono il 2018 come anno base di partenza.
Per raggiungere il primo obiettivo, Ferrero ha sviluppato una tabella di marcia prestabilita volta a ridurre le emissioni di stabilimenti, magazzini e uffici principali. Per il secondo obiettivo, che coinvolge anche le emissioni indirette terze (“scope 3”), la società collaborerà con i propri fornitori e partner commerciali, valutando molteplici approcci.
Ma ci sono anche tanti altri punti salienti nel nuovo Rapporto di sostenibilità Ferrero. La multinazionale sta continuando ad affrontare le tematiche di sostenibilità più rilevanti per il Gruppo. Di seguito una selezione dei punti salienti, tutti allineati ai quattro nuovi pilastri chiave della strategia di sostenibilità della società: protezione dell’ambiente, approvvigionamento sostenibile degli ingredienti, promozione di un consumo responsabile e valorizzazione delle persone.
Nel 2019 Ferrero ha annunciato il proprio impegno per rendere tutti gli imballaggi riutilizzabili, riciclabili o compostabili al 100% entro il 2025.
Nell’ambito di questo annuncio, Ferrero ha firmato il “New plastics economy global commitment” promosso dalla Ellen MacArthur Foundation, che riflette l’ambizione di svolgere un ruolo attivo nell’eliminazione di imballaggi in plastica problematici o superflui attraverso la riprogettazione, l’innovazione e nuovi modelli di “delivery”.
Già a gennaio 2015 Ferrero ha raggiunto l’obiettivo di approvvigionarsi esclusivamente di olio di palma certificato Rspo e sostenibile al 100%. Lo scorso anno la società è stata indicata come l’azienda più sostenibile al mondo nel proprio settore dal Wwf nella classifica “Palm oil buyers scorecard”.
Il Rapporto evidenzia anche lo stato di avanzamento dei programmi “Ferrero farming value” (Ffv), lanciati nel 2013 per sviluppare una filiera sostenibile per ciascuna delle principali materie prime. Nel 2019, il team del programma Ffv dedicato alla nocciola ha raggiunto oltre 21 mila agricoltori, aiutandoli ad aumentare la loro produzione di oltre il 40%. Il programma Ffv dedicato al cacao affronta le principali problematiche della catena di approvvigionamento poggiando su tre pilastri: migliorare i mezzi di sussistenza dei coltivatori e delle comunità, proteggere i diritti dei bambini e salvaguardare il capitale naturale. Nello scorso anno, il Gruppo ha supportato oltre 100 mila agricoltori, oltre ad aver ristrutturato o costruito circa 50 scuole e fornito materiale didattico a più di 13 mila bambini.
Nel 2019, l’81% delle fave di cacao è stato approvvigionato da fonti certificate sostenibili e la società è in linea per il raggiungimento del target 100% entro la fine di quest’anno. Ciò consentirà a Ferrero di avere piena visibilità sulla propria catena di fornitura e di affrontare le complessità in modo mirato. Guardando avanti, Ferrero sta lavorando per rafforzare la sua strategia di sostenibilità del cacao. Le attività comprendono l’intensificazione dei programmi sul campo, con i fornitori e i partner delle Ong, nonché l’implementazione di sistemi di monitoraggio e di contrasto al lavoro minorile (“Child labour monitoring and remediation systems”) nell’intera catena di approvvigionamento del cacao.
Giovanni Ferrero, presidente esecutivo del Gruppo dolciario nato ad Alba, ha commentato il nuovo Rapporto di sostenibilità con queste parole: «Con l’avvicinarsi della fine del 2020, stiamo definendo una nuova strategia e gli impegni per fronteggiare i rischi e le opportunità in ambito sostenibilità nelle dimensioni più rilevanti per le nostre aree di “business”. Nel nostro nuovo Rapporto forniamo un’anteprima delle nostre nuove priorità strategiche in ambito sostenibilità, ivi compreso il nostro nuovo obiettivo climatico al 2030. Continueremo a comunicare sviluppi e progressi relativi alla nuova strategia, mentre entriamo in una nuova ed entusiasmante epoca della nostra storia aziendale».
Sul tema è intervenuto anche Lapo Civiletti, amministratore delegato del Gruppo Ferrero, il quale ha dichiarato: «Ferrero è da sempre impegnata nella creazione di un modello di “business” che mira ad avere un impatto positivo sui dipendenti, sui consumatori, sulle famiglie e sulle comunità locali in cui opera. Continueremo a lavorare sodo per mantenere i nostri impegni in ambito sostenibilità e migliorare il nostro modo di fare le cose. La stretta collaborazione con i nostri fornitori e partner strategici sarà per noi fondamentale in questo percorso».
Ferrero pianifica il futuro nel segno della sostenibilità
Il Gruppo dolciario ha pubblicato il nuovo rapporto che definisce le strategie da attuare per migliorare ulteriormente la propria efficacia in fatto di rispetto ambientale e tutela delle risorse umane e naturali