Sciopero e protesta di fronte alla sede di Confindustria da parte dei metalmeccanici anche a Cuneo, come in tutta Italia. I lavoratori del settore chiedono il rinnovo del contratto che attendono da un anno. Oltre allo sciopero di 4 ore indetto da Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil (alta l’adesione in Granda, secondo le sigle), nel pomeriggio di oggi, giovedì 5 novembre, si è svolto anche un presidio davanti alla sede di Confindustria Cuneo. Contenuto il numero dei partecipanti per evitare assembramenti, ma il messaggio è arrivato forte e chiaro: i lavoratori vogliono il rinnovo del contratto scaduto nel 2019. Chiedono un aumento del salario e il giusto riconoscimento del loro lavoro, “condizione fondamentale per rilanciare tutti insieme l’Italia, perché il Paese ha bisogno dei lavoratori”.
“Esattamente un anno fa abbiamo presentato a Confindustria e Metalmeccanica la nostra richiesta di rinnovo – spiega Davide Mollo, segretario della Fiom Cgil Cuneo -. Le risposte arrivate sono sempre state insoddisfacenti, in particolare per quanto riguarda i salari minimi: gli stipendi devono essere alzati, tra i metalmeccanici europei siamo i meno pagati”. “L’adesione allo sciopero è stata alta – aggiunge Bruno Gosman, segretario provinciale Uilm Uil -: ce lo aspettavamo, perché i lavoratori attendono da un anno questo contratto. E’ giunto il momento di fare un deciso passo avanti, bisogna mettere da parte i giochi e trovare una soluzione che possa far ripartire tutto il Paese, che per farlo ha bisogno dei lavoratori”.
Per la Fim Cisl, presente il segretario provinciale Sergio De Salve: “Questa protesta arriva in un momento non facile, è vero, ma noi crediamo che rinnovare il contratto significhi dotarci di uno strumento utile ad entrambe le parti per fronteggiare meglio le situazioni difficile e non prevedibili”.