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Proteggere insieme compie 25 anni

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Il 2020 doveva essere un anno speciale per Pro­teg­gere insieme, associazione di Protezione civile nata ad Alba, ma ormai diffusa in tutta Italia, che si occupa di tutelare e salvaguardare i beni culturali du­rante le calamità. Quello in corso doveva infatti essere l’anno dei festeggiamenti per il venticinquesimo anniversario della fondazione, avvenuta appunto 25 anni fa, nelle prime settimane del 1995, su impulso di un gruppo di volontari che, pochi mesi prima, nel novembre del 1994, era sceso in campo per aiutare le comunità piemontesi colpite dall’alluvione. Invece, il dilagare della pandemia da coronavirus ha obbligato il sodalizio guidato dall’albese Ro­berto Cerrato a rinviare gli ap­puntamenti in programma a data da destinarsi. «Purtroppo, con par­ticolare sofferenza, abbiamo concordato con il capo del Di­par­timento nazionale della Pro­tezione civile Angelo Borrelli, che il 7 novembre avrebbe dovuto partecipare alle nostre iniziative, di rinviare il calendario di appuntamenti studiato per festeggiare il nostro venticinquesimo anniversario. Come volontari di Pro­te­zione civile crediamo sia opportuno, ora più che mai, dare il buon esempio».
Tra gli eventi che erano stati programmati, c’era anche lo scoprimento di un monumento e l’intitolazione di una sala a un volontario di Protezione civile scomparso negli anni scorsi. Agli appuntamenti avrebbero dovuto partecipare le tante sezioni locali di Pro­teggere insieme presenti in varie regioni d’Italia. «Oltre a inaugurare un monumento, avremmo intitolato alla memoria del compianto volontario di Proteggere insieme Giorgio Cavallo la sala che utilizziamo per i corsi di formazione, nel quartier generale del gruppo, in corso Bra, presso l’area del centro collaudi, ad Alba, ma al momento non sarà possibile», spiega Cer­rato, precisando che potrebbe es­sere rinviata o, co­munque, fortemente contingentata anche la cerimonia di lancio della corona commemorativa dal ponte Albertino di Alba sul Ta­naro, a ricordo delle vittime dell’alluvione 1994. «Siamo profondamente dispiaciuti per questa situazione, visto che, fino al 2020, non c’era stato anno in cui non avessimo com­me­morato le persone che persero la vita in quei tragici momenti», afferma il presidente di Pro­teggere insieme, ag­giungendo: «Nono­stante le gros­se difficoltà legate all’emergenza coronavirus, per noi volontari sarebbe stata l’occasione per ritrovarsi e per tracciare un bilancio delle iniziative svolte e dei progetti futuri; abbiamo lavorato intensamente soprattutto nelle attività legate alla tutela e alla salvaguardia dei beni culturali; questo perché Pro­teggere insieme è l’unica organizzazione iscritta nell’elenco centrale del Dipar­timento di Pro­tezione civile na­zionale a essere riconosciuta con tale specializzazione, fin dal 2015». A conferma di ciò, la Regione Calabria, nelle scorse settimane, ha riconosciuto le metodologie operative di Pro­teg­gere insieme come modello ufficiale per la formazione dei propri volontari, sottoscrivendo un protocollo di intesa firmato ancora dalla presidente Jole Santelli, prematuramente scomparsa lo scorso 15 ottobre. Lo stesso hanno richiesto le Regioni Liguria e Piemonte, con l’obiettivo di sottoscrivere accordi analoghi già nel corso del 2020. Da segnalare anche la collaborazione sviluppata da Proteggere insieme con il Gruppo Aib (antincendi boschivi) di Ca­nale, nell’ambito di attività legate alla prevenzione da eventi calamitosi e alla riqualificazione di edifici pubblici. «Ringrazio i volontari di Proteg­gere insieme sia della sezione albese sia delle associazioni affiliate. Mi preme sottolineare il fatto che continueremo, anche se online, a organizzare corsi per formare nuovi volontari. Ringrazio, inoltre, l’Am­­mini­stra­zione comunale di Alba e l’Ufficio tecnico, nelle persone del sindaco Carlo Bo, del­l’assessore Massimo Reggio e dell’architetto Daniela Albano per l’impegno legato all’installazione del monumento che, appena possibile, verrà inaugurato presso l’area verde “Gio­­vanni Pa­latucci”, in viale ­Che­­rasca», conclude Ro­berto Cerrato.