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A seguito dei nuovi casi di peste suina africana in Germania la Commissione europea ha pubblicato la Decisione di Esecuzione (UE) 2020/1645 che inserisce alcune parti della Sassonia alla lista delle zone da cui è vietata la movimentazione di suini e materiale germinale a fini di scambi intracomunitari fino al 31 gennaio 2021. Lo rende noto Coldiretti che aveva sollevato la necessità di tutelare gli allevamenti nazionali dal rischio di contagio.
Alla base della richiesta Coldiretti c’era la forte preoccupazione tra gli allevatori italiani per il virus che si sta diffondendo in diverse parti della Germania colpendo cinghiali e maiali con esiti spesso letali, mentre non si trasmette agli esseri umani.
“Proprio dalla Germania e dal Nord Europa arriva in Piemonte e nella Granda il 40% degli animali con conseguenti gravi rischi per i nostri allevamenti. Per questo insistiamo ora nel chiedere lo stop alle importazioni da tutte le zone in cui si sono verificati casi di animali infetti” dichiara il Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo Roberto Moncalvo.
Il virus ha un’elevata contagiosità potendo trasmettersi facilmente attraverso stretti contatti tra individui o con attrezzature contaminate, ad esempio camion e mezzi con cui vengono trasportati gli animali. Un altro veicolo di contagio sono i cinghiali: i casi di peste suina rilevati negli areali più recentemente colpiti della Germania sarebbero 123 cinghiali selvatici.
“Se il contagio si estendesse agli allevamenti cuneesi – rimarca il Direttore di Coldiretti Cuneo Fabiano Porcu – le imprese si troverebbero a far fronte ad un gravissimo danno economico in un periodo già reso difficile dall’emergenza Coronavirus, senza contare i costi elevatissimi in capo alla Pubblica Amministrazione per procedere ai necessari interventi di prevenzione”.
c.s.
