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«Comprendendo il nostro sforzo, ha aiutato gli altri dirigenti»

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«Prima di tutto, bisogna dire un enorme “grazie” al paziente, perché è sempre stato estremamente disponibile e collaborativo nei nostri confronti e ha riposto la massima fiducia nelle scelte terapeutiche, che, come facciamo con tutte le persone di cui ci prendiamo cura, abbiamo condiviso con lui. È stato di fondamentale importanza il fatto che si sia “affidato” a noi e si sia sempre dimostrato propositivo rispetto a quello che era il progetto di cura. Un ringraziamento particolare va anche alla sua di­spo­nibilità nei confronti degli altri pazienti. Ha dimostrato di com­prendere, infatti, che tutti stavamo cercando di fare del no­stro meglio e, nei momenti di difficoltà, si è rivelato un sostegno: nel caso di pa­zienti più anziani e bisognosi, suonava il campanello per loro o an­dava a prendere bottigliette d’acqua, quando ne­cessario. Ricordo ancora come, pochi giorni prima della sua di­missione dall’ospedale, passeggiasse lun­go il corridoio “avanti e indietro” (è uno dei parametri che, in genere, utilizziamo per valutare lo stato di salute del paziente), dimostrando così la sua forte voglia di uscire e riprendere la sua quotidianità. Per tutte queste ragioni, grazie di cuore». Quel­lo che abbiamo pubblicato è il ricordo della dottoressa Elena Nicola (nella foto a fianco; sotto, il dottor Fulvio Pomero, direttore di medicina interna) relativo alla degenza di PierMario Morra nell’ospedale di Verduno.