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La Granda intende aggiudicarsi 2 miliardi

La Provincia di Cuneo, insieme agli enti locali, candida 50 progetti strategici in modo da ottenere le somme del “Recovery fund”

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La Provincia di Cuneo si candida in modo unitario per concorrere a qua­­si due mi­liardi di euro di fondi del cosiddetto “Re­covery fund”. Un percorso condiviso e ampio che ha preso avvio a inizio 2020, quando l’ente provinciale ha promosso, in collaborazione e con il sostegno della Fonda­zione Crc, l’elaborazione di un Piano strategico di posizionamento di Cuneo al 2029, a valere sul prossimo settennio 2021-2027 dei fondi strutturali europei, gestiti dalle Regioni. Il Piano, denominato “Cuneo al 2029-terra attrattiva connessa col mondo”, è stato validato a luglio, al­la luce del confronto e della collaborazione con i principali attori istituzionali, economici e sociali provinciali.
La pandemia ha poi spinto l’Unione europea a mettere in campo uno sforzo straordinario con lo stanziamento del “Re­co­very fund”, il cui vero nome, “Next generation EU”, ne sottolinea la missione a sostegno di progetti che facciano cambiare il volto alla provincia per il futuro. E il piano strategico cuneese si è ampliato per includere anche queste importanti progettualità.
In coerenza con le linee guida nazionali nel frattempo approvate, sono state mappate, a partire da quelle presenti nel Piano di posizionamento al 2029, le progettualità ritenute prioritarie e strategiche per il contesto provinciale, da proporre come candidature a cofinanziamento. Per questo, la Provincia, sempre in collaborazione con la Fondazione Crc, ha immediatamente avviato una “cabina di regia” e un confronto con i sindaci delle principali città provinciali, con l’obiettivo di elaborare in modo congiunto la mappatura delle progettualità.
La “cabina di regia” è stata co­stituita da: Provincia di Cuneo, Fondazione Crc, Camera di commercio di Cuneo, atenei presenti in provincia di Cuneo (Poli­te­cnico di Torino, Univer­si­tà degli studi di Torino, Uni­versità degli studi del Pie­monte Orien­tale, Università di Scienze gastronomiche), Atl del Cuneese, Ente turismo Langhe Monferrato Roero, coordinamento dei Con­sorzi socio-assistenziali della provincia di Cuneo, Polo di innovazione agro­­alimentare per la Regione Piemonte (Miac).
La mappatura è stata condivisa e integrata con i principali attori istituzionali, economici e sociali della Granda e approvata dalla “cabina di regia” il 3 novembre. Se le cifre a disposizione saranno confermate e le progettualità ap­provate, alla provincia di Cu­neo potrebbero spettare circa 1,8 miliardi di euro. Il grande lavoro di raccolta e condivisione di progettualità strategiche, svolto an­che col supporto tecnico della so­cietà WwPlan, ha portato all’individuazione di 50 progetti strategici, tra cui: interventi sulle infrastrutture viarie (come l’autostrada “Asti-Cuneo” e la tangenziale di Cuneo, il traforo “Armo-Can­tarana”, il traforo “Alba-Cor­temi­lia”, gli interventi sulle strade del Colle della Maddalena del Colle del­l’Agnello) per un totale di 728 milioni di euro; modernizzazione della rete idrica (tra cui l’invaso di “Serra degli ulivi”, gli interventi di riduzioni di perdite sulle reti di acquedotti e fognarie) per un totale di 320 milioni di euro; modernizzazione delle reti ferroviarie (tra cui il raddoppio linea “Cuneo-Fossano”, l’elettrificazione del­le linee ferroviarie “Bra-Ca­valler­maggiore” e “Cu­neo-Sa­luz­zo-Sa­vi­glia­no”, la me­tro­politana leggera “Alba-Mila­no”) e l’aumento di collegamenti con le principali cit­tà italiane, per un totale di 195 milioni di euro; interventi di mo­nitoraggio e prevenzione del dissesto idrogeologico, per un totale di 110 milioni di euro; recupero di spazi dismessi per finalità culturali e di stimolo all’industria creativa (tra cui i pa­diglioni dell’ex ospedale psi­chia­trico di Rac­conigi, la ri-funzionalizzazione del­la Cittadella di Mon­dovì, gli in­terventi su Teatro Milanollo e bi­blioteca civica di Savigliano) per un totale di 100 milioni di euro; interventi sulle infrastrutture scolastiche (tra cui la realizzazione di un nuovo polo a Bra in sostituzione dell’Istituto “Gua­la”, l’adeguamento sismico e la riqualificazione energetica del­la scuola media “Schiappa­relli” di Savigliano e della scuola primaria e secondaria di primo grado di Villanova Mon­dovì) per un totale di 99 milioni di euro; ammodernamento e po­tenziamento degli impianti di risalita e di innevamento in ot­tica sostenibile per lo sviluppo del turismo montano invernale ed estivo, per un totale di oltre 82 milioni di euro; a ciò si aggiungono numerosi progetti riguardanti anche i settori sociali, ambientali, del trasporto pubblico, dell’innovazione, delle infrastrutture digitali, delle filiere produttive.
«La provincia di Cuneo dimostra una comunità di intenti e una collaborazione tra istituzioni senza eguali al momento in Italia. Il lavoro fatto ci pone nelle condizioni di competere in modo efficace sui fondi europei, sia quelli strutturali, sia quelli del “Reco­very fund”», commenta il presidente della Provincia Fede­rico Borgna, aggiungendo: «Grazie alle istituzioni che hanno collaborato, in particolare alla Fonda­zione Crc che si è resa disponibile a sostenere, insieme alla Pro­vincia, tale percorso strategico».