In un momento storico in cui si invoca a gran voce professionalità e meritocrazia che troppo spesso latitano, incontrare il giovane odontoiatra albese, dottor Paolo Viberti, fa pensare che le eccezioni esistono eccome. Balza subito agli occhi, infatti (e fa anche ben sperare) l’estrema semplicità con cui si presenta. Il valore delle persone si percepisce da piccoli gesti: atteggiamenti che creano empatia e sicurezza, a maggior ragione, se si opera nel campo della cura medica.
Dottor Viberti, qual è il suo percorso di studi e professionale?
«Ad Alba in via Cavour, ho aperto lo studio proprio quindici anni fa (fine ottobre 2005). Ho origini albesi, non ho parenti dentisti, mia madre era insegnate e mio padre preside della Scuola Vida. Mi sono laureato nel 2003 in odontoiatria e protesi dentale a Torino e dopo due anni di attività mi sono lanciato in quest’avventura con l’entusiasmo della gioventù e la voglia di crescere e guardare avanti. Fin dal principio mi sono concentrato esclusivamente sulla parte clinica, frequentando molteplici corsi di formazione in Italia e all’estero».
Una crescita costante anche in ordine di personale…
«Sì certo. All’inizio eravamo in due, io e un’assistente e poi piano piano siamo diventati un bel team. Gradatamente ci stiamo strutturando sempre di più: al momento della fotografia eravamo in tredici (tra dentisti, assistenti alla poltrona e segretarie). Ad oggi i membri dello staff sono saliti a quindici e stiamo valutando l’ingresso di una nuova figura professionale da inserire a inizio del 2021. Al giorno d’oggi essere un’équipe è importante per offrire servizi innovativi».
E poi c’è anche una nuova sede. Giusto?
«L’idea di guardarci intorno e trovare altri spazi è nata circa due anni fa. Volevamo allargarci e in via Cavour le superfici utilizzabili erano pressoché tutte impegnate. Ci siamo anche interrogati se optare o meno per il centro storico come nuova sede. I sondaggi presso i nostri clienti più affezionati ci hanno indotto a riflettere sulla “location”».
Da qui la decisione di andare su una soluzione diversa…
«Sì, questa serie di considerazioni mi ha spinto alla ricerca di nuovi locali, possibilmente in uno stabile al piano terra, con una metratura importante, e che avesse tutte le superfici vetrate per ottemperare a tutte le normative che oggi l’Asl impone. Abbiamo così trovato questo stabile, in corso Piave 144 ad Alba. La nuova sede ci ha permesso di agire su di una superficie completamente vuota e poterla così plasmare a nostro completo piacimento».
Il nuovo progetto che caratteristiche peculiari possiede?
«Abbiamo cercato di creare una struttura che possa essere ritenuta un punto di riferimento nella zona di Alba, Langhe e Roero e non solo. Ci siamo ispirati a specifici progetti, focalizzando l’attenzione sull’ambito “bocca”. Un ambulatorio quindi, ma con una forte impronta specialistica e con servizi d’avanguardia».
Già la specializzazione. È la vostra chiave vincente?
«Personalmente ho sempre creduto molto nell’iper-specializzazione. Oggi in ambito medico, però, è un concetto fondamentale. Perciò negli anni ho voluto formare e inserire molti collaboratori facendoli concentrare ognuno su una branca specifica della materia odontoiatrica, in modo da poter raggiungere l’eccellenza. Questo concetto richiede maggiore impiego di personale all’interno del progetto, ma credo che alla fine il servizio dato al paziente sia ottimale. Le branche in effetti sono molte: a partire dalle “semplici” otturazioni (che possono essere fatte a più livelli, diversamente da quello che si pensa di solito) alla cura delle radici, ai trattamenti per le gengive che si ritirano, agli apparecchi trasparenti, al lifting del sorriso, alle corone estetiche metal-free, alla chirurgia computer assistita, e molto altro ancora… C’è poi chi si occupa unicamente della parte digitale, argomento su cui ho spinto tanto negli ultimi anni, creando la figura che io chiamo del “dentista 2.0”, fondamentale nel settore medico e odontoiatrico ancor di più, dal momento che quest’ultimo si svolge per il 90% a livello privato in Italia».
E la tecnologia? Gioca un ruolo altrettanto importante…
«Sono stati fatti grossi investimenti da parte nostra negli anni e la tecnologia ci ha fatto fare un grande passo in avanti, che si riflette nella qualità del servizio offerto e del comfort per il paziente. Parliamo ad esempio dello scanner digitale per fare le impronte in bocca al posto della pasta fastidiosa che si utilizza attualmente, o ancora delle scansioni facciali fatte al viso del paziente. Tali scansioni ci permettono di ricreare in 3d il volto e mostrar la simulazione dell’intervento o quello che potrebbe essere il trattamento finale, sia per quanto riguarda la cura dei denti sia per i trattamenti estetici».
Dottor Viberti la nuova sede di Alba sarà quindi presto operativa e con quali novità?
«Dal 16 novembre saremo già insediati nella nuova struttura. Siamo consapevoli che con la nuova sede crescono gli spazi, i servizi offerti, ma anche le aspettative di un paziente sempre più moderno ed esigente. Molte sono le novità che caratterizzano la nuova struttura, al di là della sua eleganza: avremo una sala tac dedicata alle radiografie in 3d da usare in ambito digitale. Abbiamo creato una sala esclusivamente dedicata agli interventi di chirurgia orale, “quasi ospedaliera”, per poter lavorare in assoluta sicurezza sulla bocca dei nostri pazienti, con tutta una serie di comfort e di impiantistica che di solito non sono presenti in uno studio dentistico tradizionale. Altra novità è la sala di sterilizzazione, volutamente piazzata in centro allo studio, con vetrate che la rendono completamente a vista. Siamo riusciti a creare un processo di tracciamento completo, computerizzato, per ogni strumento che viene utilizzato nella bocca dei nostri pazienti. Tutti i macchinari della Sterilità (termodisinfettore, vasche ad ultrasuoni, sigillatrici, autoclavi) sono collegati in rete e dialogano tra loro attraverso un apposito software. Questo programma immagazzina tutte le specifiche dei trattamenti di sterilizzazione e rilascia delle etichette adesive con un codice a barre. Ogni strumento avrà poi le sue classiche buste che lo rendono sterile, e ogni busta avrà un codice a barre che riporta al suo interno tutto quello che è avvenuto nel ciclo. In ogni sala operativa scansioneremo tutti i singoli strumenti utilizzati per ogni paziente, caricandoli sulla sua cartella personale, in modo da ottenere una tracciabilità completa, riuscendo a garantire un processo di sterilizzazione al 100%».
Di questi tempi l’igiene è ancor più fondamentale…
«Io credo che poter garantire massima sicurezza al paziente rappresenti un elemento differenziante, soprattutto adesso con i problemi di infezioni recenti. La sterilità è uno dei settori dove si potrebbero fare molti risparmi, ma occorre a livello etico garantire ogni tipo di sicurezza al paziente, motivo per il quale ho deciso di investire molto su questo aspetto».
Il fiore all’occhiello del nuovo ambulatorio quale sarà?
«L’ultimo settore su cui stiamo investendo con passione, sempre nell’ottica di dare un servizio migliore ai pazienti, sarà il nostro laboratorio digitale. Una zona dedicata, tecnologicamente all’avanguardia, dove avremo un fresatore Cad-Cam industriale ed una stampante 3d ad alta risoluzione, tutti collegati con computer in rete. Potremo nella stessa seduta, fare una scansione e nel nostro laboratorio creare direttamente, senza più passaggi tramite fornitori esterni, il dente finito in ceramica, con tempi d’attesa per il paziente davvero limitati, risparmiando tempo e costi finali per il paziente».
Che dire dunque: se volete uno studio odontoiatrico all’avanguardia, aggiornato tecnologicamente e fatto di persone competenti, non vi resta che affidarvi allo studio dentistico Viberti!
Per informazioni:
www.studioviberti.it
tel. 0173-34530
cell. 366-9334844