Piemonte in “zona rossa” secondo l’arduo fronte Covid-19, e così Montà: che, in queste settimane, sta vivendo nuovamente le sensazioni della prima serrata del 2020. Sospesa la mostra storico-artistica “Dall’eccellente mano del signor Raposo” fissata nella chiesa di San Michele, e che stava dando esiti strabilianti: tornerà, per proseguire in un cammino in cui cultura e società viaggiano di pari passo.
Ma patisce, ora, l’intero ambito collettivo: «La situazione sanitaria a tutt’oggi è grave sia sul territorio nazionale che a livello locale. I contagi sono in crescita.
Soffrono gli ospedali ma soffrono anche le nostre case di riposo. Rivolgo subito un accorato appello perchè occorre personale sanitario: operatori socio sanitari e specialmente infermieri. Serve con estrema urgenza aiuto per le case di riposo di Montà. Vi è estremo bisogno di competenze specifiche e chiunque fosse disponibile è pregato di contattarci».
E’ forte, dunque, il messaggio diramato dal primo cittadino: «Il personale sta facendo l’impossibile per mantenere l’ambiente in cui vivono i loro ospiti sereno. La situazione, anche per loro, è critica. Sono coadiuvati e costantemente seguiti dai medici di base che ringraziamo per l’attività che stanno svolgendo e dai medici delle Unità Speciali di Continuità assistenziale. La nostra Asl è in continuo coordinamento con il personale presente e con le autorità della Regione. Ricordiamo che occorre personale sanitario. Vi è estrema necessità di Oss e Infermieri».
Paolo Destefanis