“Mala tempora”, sull’Italia e sul Roero, in un anno che non offre tregua di alcun genere a tutto ciò che fa rima con i concetti di festa, aggregazione, intrattenimento, e soddisfa quell’umana voglia di uscire che fa spirito di paese, ma anche turismo, attrattiva, ed economia circolare. Il riferimento, stavolta, è tutto canalese: e, in modo marcato, alle iniziative tradizionalmente previste nella cittadina in prossimità del periodo natalizio.
Alla luce delle recenti disposizioni normative legate all’emergenza sanitaria in atto che vietano lo svolgimento di Fiere e Mercati su tutto il territorio nazionale, l’Amministrazione comunale e l’Ente Fiera del Pesco hanno deciso di annullare i Mercatini di Natale previsti nelle giornate del 6, del 13 e del 20 dicembre.
Si è trattato di una decisione sofferta, senza dubbio: ma obbligata, appunto, dalle normative vigenti in materia di prevenzione e tutela sanitaria. E’ dunque un “annus horribilis”, questo 2020, per il panorama delle manifestazioni a Canale: che già a luglio aveva dovuto rinunciare al rito della Fiera del Pesco, prospettando -all’epoca delle decisioni di allora- la possibilità di un evento per fine estate che ragione e prudenza hanno suggerito di non svolgere. E qualcuno ha già detto, in giro, sottovoce: «Ok, nemmeno questo, va bene. Ma il referendum, invece, sì?». Non è però un fatto imputabile allo staff fieristico della capitale del pesco, beninteso.
Paolo Destefanis