Le mascherine monouso sono prodotti che in questi mesi di emergenza sono entrati a far parte della nostra quotidianità, basti pensare che solo nei primi tre mesi di emergenza la Protezione Civile ha distribuito su scala nazionale quasi 300 milioni di mascherine.
I dispositivi di protezione monouso come mascherine e guanti non sono riciclabili e vanno conferiti nella raccolta dei rifiuti indifferenziati, come da indicazione dell’Istituto Superiore di Sanità.
Considerando un consumo medio di una mascherina al giorno, con un peso medio di 4 grammi, da parte degli abitanti residenti nel territorio del Consorzio, si può ipotizzare un flusso giornaliero pari a quasi 635 chilogrammi di rifiuti, per cui diventa evidente la necessità di una corretta gestione di questa tipologia di rifiuti e una maggiore attenzione verso un consumo responsabile.
È bene ricordare che il consumo mascherine e guanti monouso deve essere commisurato alle reali necessità per permettere di avere una continua distribuzione soprattutto laddove più necessario, come ad esempio negli ospedali, e per ridurre il consumo di risorse naturali. Quando è possibile si dovrebbero prediligere soluzioni idroalcoliche per lavare le mani, soprattutto fuori casa, e l’utilizzo del sapone in casa, mentre per l’uso di mascherine invece è preferibile privilegiare quelle lavabili fino a dieci volte che si trovano in commercio. Soluzioni che permetterebbero sia di prevenire la produzione di rifiuti, sia di ridurre i rischi di contaminazione.
In questi mesi è emerso un problema piuttosto rilevante legato ad un’errata differenziazione e all’abbandono nell’ambiente di questi prodotti, fatto che comporta un elevato rischio sanitario, dettato dal pericolo di contaminazione, e un rischio ambientale, determinato dalla dispersione di questi prodotti negli ambienti naturali.
Con una sempre maggiore presenza di questi prodotti nella nostra quotidianità diventa quindi necessaria una maggiore attenzione ed un senso di responsabilità da parte di tutti gli attori.
L’Istituto Superiore della Sanità ha diramato alcune indicazioni sulle modalità di conferimento dei propri rifiuti. Il Consorzio S.E.A. le rilancia e invita tutti i cittadini ad attenersi a queste indicazioni.
Se non sei positivo al tampone e non sei in quarantena:
Continua a fare la raccolta differenziata come fatto finora;
Conferisci mascherine e guanti usati nella raccolta indifferenziata;
Per i rifiuti indifferenziati accertati sempre che il sacchetto sia integro e, all’occorrenza, utilizzane due (uno dentro l’altro);
Chiudi bene i sacchetti di RSU e imballaggi in plastica.
In caso di positività al Covid-19 o quarantena obbligatoria:
Non differenziare più i rifiuti domestici;
Conferisci tutti i rifiuti (plastica, vetro, carta, umido, metallo e indifferenziata) nel sacchetto dedicato all’indifferenziata;
Conferisci nel sacchetto dell’indifferenziata anche i fazzoletti o i rotoli di carta, le mascherine, i guanti e i teli monouso;
Utilizza due o tre sacchetti possibilmente resistenti (uno dentro l’altro) all’interno del contenitore utilizzato per la raccolta indifferenziata, se possibile a pedale
Chiudi i sacchetti senza schiacciarli con gli appositi laccetti, se presenti, oppure con nastro adesivo indossando sempre guanti monouso
Una volta chiusi i sacchetti, i guanti usati vanno gettati nei nuovi sacchetti preparati per la raccolta indifferenziata. Subito dopo bisogna lavarsi le mani;
Non far accedere i tuoi animali domestici al locale dove sono presenti i sacchetti dei rifiuti.
Alla fine del periodo di quarantena obbligatoria potrai riprendere le consuete abitudini di raccolta differenziata.
Per qualsiasi ulteriore richiesta, mandate una mail a [email protected] oppure contattare il 335/6309971