(Edizioni del Capricorno, 12 euro)
Autore: Gian Piero Amandola
Carlo Torquace è un procuratore napoletano che per molti anni ha operato a Milano, impegnato in importanti casi giudiziari, e ora si trova a Cuneo. Mentre cerca di adattarsi a un luogo che gli è estraneo sotto tutti i punti di vista, la vita tranquilla della cittadina viene scossa dall’omicidio di una personalità locale: Lucio Liprandi, farmacista impegnato in politica. Partendo da un fatto di cronaca realmente accaduto nel capoluogo della Granda più di venticinque anni fa, Gian Piero Amandola intesse una trama investigativa accattivante, che ruota intorno a indizi disseminati con grande sapienza narrativa, e ci restituisce una Cuneo omertosa, in cui si sa tutto di tutti, ma nessuno pare disponibile a confidarsi con un rappresentante dello Stato che, per di più, viene da fuori. Un “noir” tagliente, davvero ben scritto, in cui alla raffinatezza dell’intreccio si affianca la profondità di sguardo sull’animo umano.
Articolo a cura di Biagio Fabrizio Carillo