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Positività doppia ed è subito coppia?

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Qui mi par di capire che “Quando la negativa non c’è, i positivi ballano”. O almeno riflettono riguardo alla possibilità di ballare.
Mo caro Michele, ho deciso di rispondere alla tua lettera (che poi ormai sono tutte mail, ma sono “vecchio stile”, mi si conceda l’arcaismo), perché permette di parlare di Covid, una volta tanto, con un po’ di leggerezza. Senza voler mancar di rispetto al dramma di quanti stanno affrontando in terapia intensiva le conseguenze del Covid o di chi, in molti casi attende di sapere, letteralmente, se rivedrà ancora il familiare ri­coverato, mi piace pensare che ci possa essere qualche ri­svolto “positivo” per chi, co­me te, non ha manifestato gravi sintomi.
Però ragioniamola bene, amico mio. Perché in conclusione della tua lettera metti in relazione un rapporto stabile e una scappatella, ma non dici tutto tutto. Mi spiego: la tua intenzione è sempre di rinnovare l’invito alla tua fidanzata affinché venga a vivere da te a emergenza sanitaria finita? Perché, nel caso, pensare di tradirla con quella che per i prossimi mesi se non anni sarà la sua dirimpettaia, non mi pare un’idea di quelle folgoranti. Passeresti da una pandemia a un’apocalisse annunciata.
D’altra parte, mi rendo conto che essere “uniti nella malattia” senza il bisogno di sposarsi possa avere i suoi pro. Perché un’occasione così non capiterà mai più, dal momento che sei praticamente l’unico che può entrare in casa sua (o ospitarla a casa tua) e sai per certo che la tua fidanzata non potrà controllare l’eventuale presenza di un’altra donna al tuo fianco. Peraltro, tra le mille questioni più o meno legate al Covid di cui ogni giorno dibattono in ogni dove immunologi, virologi e affini, non mi pare si sia mai trattato il tema: “il sesso con il virus addosso”. Si aprirebbero nuo­ve discussioni e potremmo an­dare avanti per qualche settimana sentendo di­re tutto e il contrario di tutto. Inoltre, se la tua prestazione sotto le lenzuola (anche in questo caso l’es­pressione è un po’ antiquata, ma tant’è) non do­vesse essere proprio sfavillante, potresti dire che è colpa del Coviddì.
C’è ancora un’ipotesi: ovvero che a te non piaccia e a lei sì. Un uomo disinteressato che non può accampare scuse per darsi alla macchia di fronte a una donna invaghita è messo peggio di chi ordina il “delivery” di uno chef stellato e poi scopre di non sentire più gusti e profumi.