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Un uomo sereno, con grandi capacità e voglia di fare

A 89 anni ci ha lasciati Ferruccio Stroppiana, fondatore, con il fratello Elio, della Mondo

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“Addio Fer­ruc­cio, ora voli in cielo co­me i tuoi Super Tele”. È uno dei messaggi di cordoglio, di certo tra i più particolari, apparsi sui social a commento della morte di Fiorindo Strop­piana, conosciuto da tutti come Ferruccio, fondatore con il fratello della Mondo.
Parole˙che potrebbero apparire irrispettose solo a chi non avesse vissuto l’adolescenza negli anni ’80, quando i palloni della Mondo (Super Tele, Super Santos o Tango che fossero), monopolizzavano i pomeriggi di migliaia di ragazzini, nei cortili o per strada,
In tanti hanno voluto ricordare l’imprenditore, nominato Cava­lie­re del lavoro nel 2008, scomparso a 89 anni e per lungo tempo alla guida dell’impresa con il ruolo di presidente della holding Mondofin.
Hanno valore doppio le parole di ricordo affidate ai giornali da Gian­franco Garau, sindaco di Grinzane e impiegato proprio presso la Mondo: «Se ne va un grande imprenditore, che sapeva leggere i mercati come nessun altro; in grado di realizzare prodotti unici, in anticipo sui tempi. Era un leader carismatico capace di coinvolgere tutti allo stesso modo, dal giovane operaio al dirigente. Con Elio formava una coppia perfetta che si bilanciava e si equilibrava nelle scelte. Non lo ricordiamo solo per la crescita dell’azienda e la valorizzazione del territorio, ma soprattutto per l’affetto e la disponibilità che ha sempre dimostrato nei confronti del nostro Comune».
Anche chi ha intrattenuto rapporti di natura professionale con Ferruccio Stroppiana ha avuto modo di apprezzarne le qualità.
Felice Cerruti, presidente del Consiglio di Amministrazione di Banca d’Alba sino al 2016, lo ricorda così: «Ho avuto mo­do di conoscerlo e avere a che fare con lui anche in momenti particolarmente delicati della Mondo e abbiamo discusso sia dell’andamento dell’azienda che del resto. L’ho sempre ritenuto un uomo molto positivo, concreto, con cui parlare apertamente di qualunque cosa, compresa l’azienda. Era caratterizzato da una costante voglia di migliorarsi. In un mondo sempre più difficile e in mutamento, ancora una decina di anni fa aveva quello spirito giovanile che porta ad affrontare con determinazione anche le eventuali difficoltà, cercando di creare ricchezza non tanto per sé, quanto per il territorio. Provo un grande rispetto per un imprenditore che aveva voglia di fare».
Ferruccio Stroppiana fu anche tra i soci fondatori della Fon­dazione nuovo ospedale Alba-Bra, quando della dirigenza dell’Asl Cn2 faceva parte Fran­cesco Morabito.
Il suo è un ricordo caldo, da amico e profondo estimatore dell’uomo: «Ho avuto il privilegio dell’amicizia di Ferruccio, che con il fratello Elio ha creato un’azienda mondiale. Con lui ho condiviso momenti stupendi e anche qualche situazione difficile. È (mi piace parlarne al presente), una persona sempre serena e positiva, un uomo fortissimo, un superoe. Acuto, empatico, dotato di un’intelligenza superiore, sprizzante di energia e di sottile ironia. Tutti gli vogliono bene, perché non è possibile non volergliene. Nella sua vita ha messo le proprie doti a disposizione di tutti, a partire dalla generosità che lo ha sempre contraddistinto. Mi ha insegnato molto, perché, pur con il suo modo di essere così rispettoso, è una persona che dà molto anche sotto il profilo delle indicazioni; un vero leader, riconosciuto dagli altri. Mi diceva spesso: “per me la felicità è quando al mattino mi sveglio, quando vado a dormire e ringrazio di essere al mondo, sapendo che tutti i miei stanno bene”. Aveva una grande adorazione per la propria famiglia e un’empatia nei confronti degli amici, oltre alla straordinaria sintonia con il fratello. Fin da bambino ha combattuto con determinazione battaglie molto dure e, come tutti i grandi di questo territorio, non si è mai lamentato. Lo ha sempre contraddistinto una grande dignità; è stato un faro illuminante per tutti quelli che hanno capito e capiranno l’importanza di seguire la sua luce guida».