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Peveragno: al via una raccolta di immagini e ricordi di “Madonna del Borgato”

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L’associazione peveragnese “Il ricetto” lancia una nuova iniziativa, volta a raccogliere immagini e ricordi di «Madonna del Borgato».

“Questo momento in cui si può viaggiare poco nello spazio può essere un’ottima occasione viaggiare nel tempo, nei nostri ricordi e condividerli per creare un ponte fra ciò che eravamo e ciò che saremo”.

In queste settimane, il Comitato Madonna dei Boschi di Peveragno, nato per valorizzare l’area di Forfice, salvaguardare il santuario della Madonna del Borgato e altri luoghi di interesse artistico e naturalistico, ha lanciato una raccolta firme per la campagna promossa dal FAI intitolata “I luoghi del cuore”, che dovrebbe concludersi il 15 dicembre.

In attesa di conoscere i risultati della lodevole iniziativa, l’Associazione culturale “Il Ricetto”, “Compagnia del Birùn” ed “Associazione Gai Saber”, in collaborazione con la Biblioteca “Giulia e Stefano Bottasso” di Peveragno, propongono a tutti coloro che amano Peveragno, di inviare un ricordo, una testimonianza, un’immagine, una fotografia, un’esperienza, una suggestione legata a quel luogo ed al Santuario.

“In questo difficile periodo in cui l’epidemia ci tiene lontani dai luoghi e, purtroppo, anche dalle persone che ci sono più care, i ricordi sono una ricchezza, un patrimonio a cui attingere per rivivere i momenti di gioia e per far rinascere la speranza di poterci ritrovare ancora in serenità e pace sulle nostre strade, sui nostri sentieri o di fronte a un pilone, a una cappella a dire una preghiera, magari anche di fronte alla Madonna del Borgato” – spiegano i promotori.

Queste le modalità per partecipare: “Inviate il vostro contributo all’indirizzo di posta elettronica associazioneilricetto@gmail.com o lasciatelo nella buca della lettere della Biblioteca in Via Vittorio Bersezio 22. Se ci darete il consenso, il materiale sarà pubblicato sul sito della Biblioteca, su “Sei di Peveragno se” e conservato nell’attesa che, con l’arrivo di tempi migliori, si possa allestire una presentazione pubblica dei nostri “luoghi del cuore”.