Home Attualità Coronavirus a San Michele Mondovì, parla il sindaco Michelotti: “Numeri in calo”

Coronavirus a San Michele Mondovì, parla il sindaco Michelotti: “Numeri in calo”

Il primo cittadino conferma il miglioramento della situazione, con un occhio di riguardo alla Casa di Riposo, che non presenta persone positive

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Seppure con la dovuta cautela, si registrano i primi andamenti positivi di regressione del COVID-19. In molte cittadine le persone positive iniziano a calare, seppure lentamente. Uno di questi paesi è San Michele Mondovì. Ne abbiamo parlato con il sindaco, Domenico Michelotti.

“Il sito della regione riporta 37 persone positive, ma mancano ancora alcuni passaggi. Infatti l’ASL deve ancora inviare le comunicazioni più recenti. Queste certificano che alcune persone di San Michele Mondovì si sono negativizzate e che il numero generale sta scendendo.

Abbiamo sempre posto una grande attenzione sulla casa di riposo e i numeri ci danno ragione. Già nell’ondata primaverile non avevamo avuto contagi nella struttura, che conta circa 70 ospiti e 40 membri di personale. Proprio lunedì sono arrivati i tamponi di tutti quanti e sono tutti negativi.

Alcuni casi si possono ricondurre al fatto che San Michele Mondovì è un paese ad alta presenza di famiglie straniere. I nuclei familiari sono composti anche di 5-6 persone, e di conseguenza basta la positività di pochi di questi a far salire subito il numero di contagiati. Va comunque detto che non si registrano casi gravi. Tutti i positivi stanno bene e non si è reso necessario alcun ricovero. Questo è confermato dai tre medici che operano sul territorio comunale.

Avevamo avuto un paio di casi ad inizio anno scolastico, che ci hanno portato alla messa in quarantena di tre classi della scuola primaria e di una della scuola secondaria. Tutti i tamponi poi fatti su alunni e docenti dopo i casi di positività erano risultati negativi e le attività poterono continuare in maniera regolare. 

Monitoriamo comunque con costanza la situazione, anche con la collaborazione di Carabinieri, Polizia urbana, del dott. Ferreri dell’ASL di Mondovì e del dottor Montù, direttore del Servizio di Igiene e Sanità Pubblica. La grande maggioranza delle persone, in ogni caso, si comporta con grande senso di responsabilità.”