In occasione dei Decreti Ristori (DL 137 e DL 149) in commissione in questa settimana e la prossima, in aula il 9.12, il Senatore Marco Perosino ha presentato diversi emendamenti perché vasta è la materia. Riporto con brevi note i più importanti. RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
1.421: Ho proposto di inserire un codice ATECO con ristoro del 400% per artisti e orchestre da ballo (come le discoteche) in quanto queste categorie non erano state comprese con alcun contributo nel Decreto Rilancio.
Questo settore conta 50 000 addetti circa in Italia, la categoria è ferma da fine febbraio e sarà l’ultima ad aprire!
1.258 e 1.357: Comprendere in allegato A – elenco codici ATECO – tante categorie dimenticate: fioristi, negozi fissi di scarpe, grossisti fornitori dei negozi chiusi.
Su questo pare esserci disponibilità del Governo, sebbene l’elenco sia veramente lungo.
1.51: Assumere come fatturato mensile di riferimento per il contributo non quello di aprile 2019 ma la media 2019. E’ un criterio più omogeneo, che non risente della stagionalità del lavoro.
33.0.29: Prorogare il superbonus 110% al 31.12.2024. E’ richiesta dalle categorie, per progettare ed eseguire opere complesse con procedimenti complessi.
Oralmente ho anche chiesto che l’agenzia delle entrate non emani più circolari interpretative ogni giorno anche in contraddizione, ma sicuramente in complicazione. Occorrono norme semplici e chiare, onnicomprensive delle situazioni.
9.52: Proposta di comprendere nelle agevolazioni IMU le dimore storiche che effettuano attività di B&B, quali persone fisiche e non in forma professionale (cioè prive di codice ATECO).
33.0.28: Disalvei. Su richiesta di tanti amministratori dei Comuni, a titolo sperimentale per l’allargamento a tutta Italia, propongo che nelle zone alluvionate di Piemonte e Liguria dei giorni 2/3 Ottobre scorsi si possano effettuare disalvei (asporto di ghiaia, sabbia, legno, pietre, varie) dai letti dei fiumi. Con ordinanza dei Sindaci e senza autorizzazioni superiori, con contributi regionali o fondi propri.
Sono anni che non si effettuano interventi di pulizia, tutti riconoscono che è anche colpa di ciò se le alluvioni arrecano danni ingenti. Le scuse accampate sono risibili, presenti danni ambientali, protezione di flora e fauna. Con la pulizia si difendono i Paesi e le persone e, con metodo, anche le piante e gli animali.
Sarebbe storico riuscire nell’intento. E’ un emendamento super partes, di buona amministrazione.
27.0.13: Immunità. Per il personale preposto alla gestione della crisi sanitaria è prevista la non responsabilità penale, civile e contabile, a condizione che le condotte siano proporzionate al pericolo. E’ un tentativo su una questione scottante, magari si può modificare ma qualcosa va fatto. Quanto è successo, nella parte non conosciuta e imponderabile della epidemia, non può dare origine a contenziosi infiniti, delicati e, a volte, pretestuosi.
33.0.5: I Comuni stanno ricevendo contributi statali per minori entrate da tasse e maggiori spese per affrontare la pandemia. Il sistema di rendicontazione previsto dall’articolo 39 del decreto semplificazione è poco semplificato (quanto è difficile semplificare!). Propongo la sostanziale abolizione della rendicontazione, per non aggravare i lavori degli uffici, poiché impossibilitati in breve tempo.
Spero che qualcuno di questi testi, anche perché non comportano costi o costi moderati di integrazioni, possono essere accolti.