Il progetto Lee Fry Music, etichetta e casa di produzione pone al centro di tutto Roberto “Orde” Casetta (foto sotto): un tipo tosto, con un piede ben piantato nella sua Montà e un altro in continuo movimento per il mondo. Radici roerine e cuore cosmopolita: il tutto, ben rappresentato da “Kalipé”, il suo primo disco nato durante il primo “lockdown”: un progetto senza confini, in cui il reggae è il punto di partenza di un viaggio che passa anche per la musica elettronica, il dub, sfiora il rap e si lascia trasportare da influenze mediorientali e balcaniche e richiami di afrobeat e black music. Una sorta di manifesto multiculturale, “sentito” intimamente, risultato di un percorso umano e artistico che ha lasciato tracce e semi pronti a germogliare e a fiorire: un cammino in cui compaiono le esperienze vissute dal produttore nelle vesti di musicista “tout court” ma anche come padre spirituale e organizzativo di eventi come “Etnicamente”, un vero e proprio festival di culture. «Ho scelto di intitolare questo lavoro Kalipè», commenta Casetta, «come l’augurio dato agli scalatori ai piedi delle vette himalayane, perché mi auguro di percorrere un passo alla volta questa montagna insormontabile che sembra essere diventato il farsi ascoltare».