Il Piemonte da domani, domenica 29 novembre 2020, diventa zona arancione, questo quanto previsto dalla nuova ordinanza del ministro Roberto Speranza. La Valle d’Aosta continua invece ad essere zona rossa.
Ma quali sono gli effetti sull’attività sportiva nelle zone arancioni? Ce lo ricorda il Comitato piemontese della LND: “Lo sport di contatto resta vietato, ma è possibile svolgere all’aperto (senza il vincolo di rimanere nei pressi della propria abitazione) e a livello individuale i relativi allenamenti.
E’ consentito, inoltre, frequentare i centri e i circoli sportivi (pubblici e privati) del proprio Comune – o in assenza in Comuni limitrofi – per svolgere all’aperto l’attività sportiva di base. Naturalmente, nel rispetto del distanziamento sociale e senza creare assembramenti. Resta vietato, invece, l’utilizzo degli spogliatoi. E restano chiuse le palestre, le piscine, i centri benessere e i centri termali“.
Ulteriori informazioni di carattere generale.
Su tutto il Paese resta ad ogni modo in vigore il coprifuoco tra le 22 e le 5 del mattino. I ristoranti e bar restano chiusi per tutta la giornata. I negozi restano aperti. La circolazione all’interno di un Comune è permessa ma non lo è abbandonare il proprio Comune di residenza, domicilio o abitazione. E’ vietato entrare o uscire dalla Regione.
Per spostamenti verso altri Comuni, nonché dalle 22 alle 5 anche all’interno del proprio comune, si deve essere sempre in grado di dimostrare che lo spostamento rientra tra quelli consentiti, anche mediante autodichiarazione che potrà essere resa su moduli prestampati già in dotazione alle forze di polizia statali e locali. La veridicità delle autodichiarazioni sarà oggetto di controlli successivi e l’accertata falsità di quanto dichiarato costituisce reato.