Quest’anno, la Fiera nazionale del Bue Grasso, giunta alla 110^ edizione, si svolgerà giovedì 10 dicembre in stretta modalità statica, con la sola mostra di bovini di razza piemontese distinti in sette categorie: buoi della coscia, migliorati e nostrani, manzi della coscia, migliorati e nostrani, vitelli castrati.
Una fiera che da sempre è stata una vetrina per il territorio e le sue eccellenze, richiamando migliaia di persone, con importanti effetti sul comparto economico locale.
L’edizione di quest’anno avrà luogo nonostante l’emergenza sanitaria in corso, ma con l’osservanza delle misure prescritte a contenimento della diffusione del coronavirus.
La premiazione inizierà alle ore 11, con l’attribuzione agli allevatori delle ambite gualdrappe e fasce. Per motivi di sicurezza collettiva, il pubblico non potrà accedere all’area destinata alla mostra dei bovini e, pertanto, le fasi operative delle valutazioni del bestiame e della premiazione saranno visibili in modalità streaming con accesso tramite apposito link che verrà reso disponibile sul sito internet del Comune di Carrù.
Non sarà possibile dare corso alle altre manifestazioni collegate alla Fiera.
«Banca Alpi Marittime – commenta Piero Biagi, Direttore Generale – sostiene da sempre la “Fiera del Bue Grasso” perché porta importanti risvolti economici di ricaduta sul territorio, coinvolgendo molti dei soci-clienti che operano nelle diverse categorie imprenditoriali. Il nostro contributo, quest’anno, vuole dimostrare che il Covid-19 non ci ha destabilizzato, anzi, Banca Alpi Marittime ha continuato fortemente a sostenere la propria comunità e, come in questa occasione, ha contribuito a mantenere vive le tradizioni del territorio».
«Il Consiglio di Amministrazione – aggiunge Gianni Cappa, Presidente della Bam – anche quest’anno ha voluto sostenere il Comune mettendo a disposizione i classici premi. In un momento non facile per tanti, Banca Alpi Marittime ha voluto così sostenere l’intera filiera legata a questo evento rimarcandone l’importanza sia a livello economico che sociale».
c.s.