La sessantaseiesima edizione della presentazione della “Guida Michelin” ha visto il numero degli chef stellati in Piemonte arrivare a 46, confermando la nostra Regione seconda in Italia per la “rossa” che raccoglie l’eccellenza della gastronomia. Più interessante ancora, e motivo di particolare orgoglio, è un altro dato: poco meno metà dei locali piemontesi che brillano di stelle Michelin fanno parte del firmamento della Granda e se si allarga l’orizzonte al territorio dei paesaggi vitivinicoli dichiarati patrimonio dell’umanità la ristorazione, nonostante il buio del momento, continua a risplendere con 22 locali per un totale di 26 stelle.
Enrico Crippa del ristorante “Piazza Duomo” di Alba si conferma nell’Olimpo, tra gli 11 prestigiosi tristellati in Italia, mentre una nuova stella splende sopra il ristorante “Borgo Sant’Anna” di Monforte d’Alba con il giovane Chef Pasquale Laera, e la conferma, mai scontata, di 21 ristoranti stellati del territorio, tra i quali anche quelle del nuovo chef dell’Osteria Arborina di La Morra Enrico Marmo e di Yannick Alléno che guida la cucina del ristorante “Fre”, facente parte del “relais” “Reva” di Monforte d’Alba.
Confermata la seconda stella raggiunta l’anno scorso da “La Madernassa” di Guarene, guidata dallo chef Michelangelo Mammoliti. Quota due stelle anche per l’“Antica Corona reale” di Cervere, condotto da Gian Pero Vivalda.
La città di Alba è ben rappresentata, oltre che dal “tristellato”, dal ristorante “Larossa”, con lo chef Andrea Larossa e dalla “Locanda del Pilone” con lo chef Federico Gallo.
Per quanto riguarda le Langhe sono da segnalare il ristorante “Massimo Camia” a La Morra con Massimo Camia ai fornelli; il ristorante “Damiano Nigro” di Benevello condotto dallo stesso Damiano Nigro, a Serralunga d’Alba “Guido ristorante” con chef Ugo Alciati e “La rei” del Boscareto resort con l’“executive chef” Fabrizio Tesse e il “resident Chef” Alberto Bai “Il ristorante Guido da Costigliole” di Santo Stefano Belbo, la cui cucina è guidata da Luca Zecchin e “La ciau del Tornavento” di Treiso, con chef Maurilio Garola. Per quanto riguarda il Roero, la guida “Michelin” 2020 conferma la stella “All’Enoteca” di Canale, che vede alla postazione di comando in cucina lo chef Davide Palluda, al “21.9” di Piobesi d’Alba con chef Flavio Costa e a “Il centro” di Priocca che risponde alla cucina di Elide Mollo.
Continua a vantare la presenza di uno stellato anche Cherasco, con il ristorante “Da Francesco” guidato da Francesco Oberto (foto 20).
Per quanto concerne il Monferrato, sempre più legato a Langhe e Roero anche dal punto di vista della promozione turistica, essendo unica l’Atl di riferimento dell’intera area, la stella è stata confermata al ristorante “Il cascinale nuovo” di Isola d’Asti, con chef Walter Ferretto; al Relais Sant’Uffizio -Wellness & Spa di Penango, con alla guida della cucina Gabriele Boffa e Ristorante Albergo Ca Vittoria di Tigliole d’Asti, Chef Massimiliano Musso. Completa il quadro il ristorante “I caffi” di Acqui Terme che ha come chef Bruna Cane.
Langhe Monferrato Roero regno dell’alta cucina
Il Piemonte si conferma seconda regione più stellata d’Italia. Entra nel novero il ristorante “Borgo Sant’Anna” di Monforte d’Alba