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Federciclismo Piemonte: Asteggiano e Rosso, i candidati cuneesi alla presidenza

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L’Assemblea elettiva regionale in Piemonte della Federciclismo Piemonte, per il prossimo quadriennio olimpico, è stata convocata per il prossimo 13 dicembre.

Il Presidente uscente Gianni Vietri non si ricandiderà e la corsa alla Sua successione è aperta a quattro candidati con estrazioni ciclistiche completamente diverse fra loro.

Si tratta di Filippo Borrione, Gian Paolo Ciccolo, Luca Asteggiano e Massimo Rosso, questi ultimi due originari della provincia di Cuneo.

Come si presentano i due potenziali presidenti FCI?

Luca Asteggiano: “55 anni, di Mondovì (CN), meccanico ciclista. Prima tessera da corridore staccata agli inizi degli anni ’70, ho corso in tutte le discipline (andando discretamente piano).

Successivamente ho svolto diverse mansioni: dal meccanico (uno dei primi corridori assistiti l’amico Borrione) al Direttore Sportivo, al Team Manager di squadre MTB (Cadel Evans ed Hubert Pallhuber in XC e Migliorini nella DH fra i miei atleti), all’organizzatore di corse (la Coppa Giacosa la più importante, con i Campionati Italiani Giovanili del 2008 a Mondovì, fiore all’occhiello), al Direttore di corsa Professionisti ( Giro della Valle d’Aosta , Giro della Lunigiana, Giro delle Valli Cuneesi e tante altre gare regionali, nazionali, ed internazionali, nonché moltissime Gran Fondo come ad esempio la “Barilla” a Parma.

Dal 2010 sono Formatore FCI per le materie di Sicurezza (primo corso della Scuola dello Sport del CONI); collaboro con il CR Piemonte dalla stagione 2000 con vari incarichi: dall’amatoriale alla Commissione Direttori di Corsa e Sicurezza; nell’ultimo quadriennio sono stato il Responsabile della Struttura Tecnica”.

Massimo Rosso: “Ho 48 anni, sono sposato e ho un figlio di 8 anni; professione Avvocato, vivo a Cherasco dove ricopro la carica di Presidente del Consiglio Comunale e sono nel mondo del ciclismo da oltre 40 anni.

Risale, infatti, al 1978 la mia prima gara nella categoria A2 e da allora, dopo aver gareggiato in tutte le categorie sino a dilettante seconda serie, sono sempre rimasto nel mondo del ciclismo.

Prima, come giudice di gara, poi come Presidente della commissione disciplina e giustizia del CR Piemonte e negli ultimi quattro anni come giudice del Tribunale Federale 1^ sezione (FCI) a Roma”.