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Pietro Barale a “Terzo Tempo”: “La gara di Lavagna sarà una vera incognita”

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Tra gli ospiti della serata di ieri di “Terzo tempo” c’era anche Pietro Barale, centrocampista avanzato e punto di riferimento del Saluzzo, che lotta nel girone A di Serie D per la salvezza e che tornerà in campo mercoledì dopo uno stop lungo quasi due mesi per il Covid-19.

Proprio sulla gara con la Lavagnese, Pietro esprime le sue preoccupazioni: “Il ritorno in campo è davvero difficile da prevedere: noi siamo fermi addirittura dalla gara con il Legnano dello scorso 18 ottobre, quindi tornare in campo dopo un mese e mezzo non sarà facile. La sfida di mercoledì contro la Lavagnese sarà davvero un’incognita, considerato anche che loro sono per noi una diretta concorrente nella corsa alla salvezza”.

Quasi 60 giorni di stop a rendere il tutto più complesso: “Per me non è stato facile, perchè io genericamente impiego un po’ di tempo ad entrare in condizione. Alla gara di Legnano stavo iniziando a macinare minuti bene e poi si è fermato tutto. Oltretutto, ho avuto il Covid-19 un po’ dopo il resto del gruppo e sono tornato ad allenarmi solo giovedì scorso. Insomma, ci vorrà del tempo per entrare in condizione. Dobbiamo dare tutti il massimo da qui alla pausa di Natale e poi si riparte”.

Idee chiare anche su quali elementi potranno incidere nel corso del campionato: “A fare la differenza in questa stagione, sia nei piani alti che nella lotta per non retrocedere, sarà sicuramente il riuscire a trovare continuità. Credo che l’abbia già dimostrato il percorso di alcuni squadroni che, complice il Covid, hanno giocato a spizzichi e bocconi e ora navigano in acque poco tranquille”.

Il Saluzzo, però, spera di potersi giocare le proprie carte: “Non abbiamo grosse pressioni e possiamo provarci. La squadra secondo me è forte e lo ha dimostrato lo scorso anno. In più, siamo un grande gruppo con tanti ragazzi della zona che sono molto legati alla maglia e danno tutto in campo. Credo che potremo farcela e spero di poter festeggiare a giugno”.