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245 mila euro per la connettività

Con il bando “velocidad” della fondazione crc

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È online il bando “VelociDad”, la nuo­va iniziativa promossa dalla Fonda­zione Crc per compensare il gap infrastrutturale che caratterizza le scuole della provincia di Cuneo in termini di connettività. L’obiettivo è facilitare l’accesso delle scuole secondarie di primo grado ai servizi di connettività più evoluti, in grado di supportare le necessità fatte emergere dalla pandemia e rendere fruibile a tutti, e nel miglior modo possibile, la didattica a distanza.
Il budget complessivo messo a disposizione dall’iniziativa è di 245 mila euro e le richieste di contributo dovranno essere presentate entro il 21 dicembre dagli istituti secondari di primo grado, pubblici e privati, della provincia di Cuneo e dai Comuni proprietari degli edifici scolastici.
Il bando prevede 2 modalità operative, a seconda che gli interventi prevedano soluzioni basate sulla tecnologia wireless “Fwa/Fttc” o che prevedano la copertura della rete in fibra ottica Ftth: nel primo caso, il contributo massimo richiedibile sarà di 2.000 euro, nel secondo di 5.000 euro.
Non saranno considerati am­missibili interventi di infrastrutturazione o miglioramento della connettività interna degli edifici scolastici, su cui insisterà una specifica misura prevista per i primi mesi del 2021 e dedicata agli istituti aderenti al progetto Ricon­nessioni.
«Il divario digitale è una delle problematiche che caratterizzano la provincia di Cuneo da tempo ed è divenuto, in questi mesi di crisi da Covid-19, un fattore di ulteriore disuguaglianza soprattutto per i territori marginali», afferma Giando­menico Genta, presidente della Fon­dazione Crc.
«Con il bando “VelociDad” vo­gliamo dare una risposta veloce ed efficace alle esigenze delle scuole secondarie di I grado, assicurando la massima connettività possibile e garantendo così la fruizione della didattica a distanza per tutti gli studenti. Senza dimenticare che l’accesso a una connettività stabile, continua e resiliente è fondamentale non solo in questo periodo di emergenza acuta, ma anche in vista di un prossimo ritorno degli studenti tra i banchi di scuola».