L’alluvione del 2 e 3 ottobre ha determinato conseguenze gravi per la Granda, da diversi punti di vista. Coldiretti stima in 300 milioni di euro i danni causati all’agricoltura; cifra che, allargando l’orizzonte al Piemonte, arriva al miliardo di euro. Un’altra criticità che da sempre tocca la nostra provincia, ulteriormente peggiorata dagli eventi alluvionali autunnali, è quella della viabilità. L’interruzione del collegamento transfrontaliero con la Francia, determinato dall’inagibilità della strada statale 20, rende ancora più indispensabile intervenire per contrastare il tragico isolamento in cui la Granda si trova. Non solo il passaggio presso il Colle di Tenda, ma anche la conclusione dell’autostrada “Asti-Cuneo”, l’opera di collegamento “Armo-Cantarana”, il potenziamento della linea ferroviaria che da Torino porta a Cuneo, oltre ad interventi legati al miglioramento della viabilità in città, attraverso le tangenziali: quella di Fossano e quella di Demonte, in primo luogo, fondamentale per permettere alla industrie del nostro territorio di continuare a esistere.
L’opinione di Giorgio Maria Bergesio – Investire per crescere – Io la penso così
La Granda deve uscire dall’isolamento in cui si trova a causa dei tanti problemi di viabilità che attendono risposta