Il Passo della Gardetta, dai suoi 2.437 metri, nel cuore delle Alpi Cozie, tra le Valli Maira, Stura e Grana, potrebbe diventare punto di riferimento per un nuovo percorso di valorizzazione delle “strade bianche” di alta montagna. Ne sono convinti i Sindaci delle tre Valli, i rappresentanti delle relative Unioni montane e il presidente della Provincia di Cuneo, Federico Borgna, che nei giorni scorsi ha ospitato un incontro volto ad approfondire un progetto di richiamo turistico internazionale e sostenibile sull’esempio di altre esperienze positive, come la Via del sale. Per il Passo della Gardetta sono ipotizzati cinque ingressi e due percorsi che potrebbero intersecarsi: il primo da Pietraporzio (Valle Stura) a Canosio (Valle Maira) e il secondo del Colle Fauniera da Pradleves (Valle Grana), Demonte (Valle Stura) e Marmora (Valle Maira).
Il presidente Borgna ha commentato: «Si è trattato di un primo ragionamento per un modello che non vuole essere né un doppione, né un’alternativa ad altri già esistenti; sicuramente dovrà andare a vantaggio di tutta la Granda. La Provincia svolge soltanto il ruolo di coordinamento di area vasta e si mette al servizio dei Comuni coinvolti perché saranno loro i protagonisti e i gestori del progetto, se decideranno di realizzarlo».
Le proposte sono arrivate numerose. Sono stati invitati i Comuni sui quali insiste la strada oggetto dell’intervento, e cioè i rappresentanti della Valle Maira con i Sindaci di Marmora (Giorgio Reviglio) e Canosio (Domenico Vallero), della Valle Stura con Demonte (Francesco Arata), Sambuco (Carlo Bubbio) e Pietraporzio (Sabrina Rocchia) e della Valle Grana con Pradleves (Marco Marino) e Castelmagno (Alberto Bianco), insieme ai rappresentanti delle tre Unioni Montane (Valerio Carsetti e Alessandro Agnese per la Valle Maira, Loris Emanuel e Francesco Arata per Valle Stura e Marco Marino per Valle Grana), oltre a Mariano Allocco (Comune di Elva) che è il promotore dell’iniziativa insieme a Marco Borgogno (ex sindaco di Borgo San Dalmazzo). Il progetto si avvale della consulenza tecnica di Pietro Pandiani, già segretario comunale di Cuneo. Questi ultimi hanno illustrato l’idea e le modalità tecniche per realizzarla, a partire dalla stipula di una convenzione tra i Comuni e dall’ipotesi di sostenibilità finanziaria. Sul progetto c’è anche l’interesse del Politecnico di Torino che ha già siglato un accordo con l’Unione montana Valle Maira per il vallone di Elva, come ha ricordato Allocco. Altri incontri per valorizzare le strade di alta quota sono avvenuti nei mesi scorsi, ha precisato Carsetti, prendendo come esempio l’Alta Via del sale o la Strada dei cannoni, tra le Valli Maira e Varaita.
«Ringrazio il presidente Borgna», ha affermato Marco Borgogno, «di avere aderito a un’idea fantastica e di averci convocato alla riunione in veste di normali cittadini, sia pur amministratori di lungo corso. Vi era da sondare la disponibilità dei Sindaci dei comuni interessati. Saranno loro che dovranno trovare l’accordo per realizzare un progetto vantaggioso per il turismo montano dell’intera provincia, che potrà allargarsi ad altri percorsi. Certo, l’idea non è nuova e dovrà trovare il coinvolgimento di altri attori, a partire dall’Atl. Era però necessario un punto di partenza e la disponibilità espressa dai Sindaci e dei Presidenti delle loro Unioni montane, per tentare un’avventura affascinante».
Un’opportunità in più per la nostra provincia
Avviati i lavori per giungere alla definizione di un progetto che possa valorizzare in chiave turistica il Passo della Gardetta