Ancora una volta, nonostante le difficoltà del momento, la Colletta Alimentare è stata il manifestarsi concreto di una solidarietà operosa e costruttiva.
Nel periodo dal 21 novembre al 10 dicembre sono state infatti donate 2.600 tonnellate di cibo, equivalenti a 5.2 milioni di pasti. Le donazioni sono state effettuate attraverso le card messe a disposizione da Epipoli, prezioso partner di quest’anno, e disponibili nei 6.000 punti vendita che hanno aderito all’iniziativa, oppure facendo la spesa online nei siti di Amazon e Esselunga.
Gli alimenti (tonno e carne in scatola, olio d’oliva, omogeneizzati e alimenti per l’infanzia, biscotti, latte UHT, conserva di pomodoro, riso, legumi) verranno consegnati nei prossimi mesi grazie al supporto logistico di Number1 alla Rete Banco Alimentare che provvederà a distribuirli alle oltre 8.000 strutture caritative convenzionate, che sostengono circa 2.100.000 persone in difficoltà.
“Grazie! – dice Giovanni Bruno, presidente della Fondazione Banco Alimentare Onlus – La scelta di non rinunciare, a dispetto delle circostanze avverse, ad un gesto così significativo ormai diventato tradizione per il nostro Paese, ha reso a tutti evidente che non ci sono situazioni in cui ognuno non possa scegliere: come richiamato dalle parole di Papa Francesco, in tanti hanno scelto la solidarietà, “via per uscire dalla crisi migliori”.
Via scelta anche da tanti detenuti che hanno voluto testimoniare a tutti noi, con una Colletta attuata in oltre 15 carceri, che in qualunque situazione c’è la possibilità di non cedere all’indifferenza che si trasforma in individualismo.
Grazie a tutti coloro che hanno partecipato con ogni mezzo a questa particolarissima Colletta che ancora una volta contribuisce all’operare quotidiano del Banco Alimentare impegnato da oltre trent’anni nel tentativo di rispondere al disagio di tante persone messe sempre più in difficoltà dall’attuale crisi: sanitaria, sociale ed economica”.
cs