Il calcio, a volte, regala storie incredibili. Negli ultimi trent’anni hanno fatto “scuola”, in questo senso, le parabole magiche di Torricelli, Hubner, Riganò e Zampagna, esplosi quasi da “vecchi” e divenute vere e proprie star, dopo aver vissuto a lungo nei campi inzuppati e polverosi del dilettantismo italiano.
A questa ristretta cerchia da oggi possiamo aggiungere un nome nuovo: quello di Junior Walter Messias, 29 anni all’anagrafe ma un passo da ragazzino e, soprattutto, una fame da giovane talento, confermata sabato con la doppietta con cui i rossoblu hanno superato lo Spezia.
Sì, perchè Messias, che gli addetti ai lavori nel calcio piemontese conosco bene da tempo, ha iniziato a giocare a calcio in Figc solo cinque anni fa, dopo essere approdato in Italia nel 2011 (dal Brasile, è nato a Belo Horizonte) ed aver lavorato da fattorino fino al 2015.
Proprio in quell’anno fu Ezio Rossi, volto noto a Cuneo, a scoprirlo quasi per caso e a portarlo con sè al Casale, in Eccellenza. Con i bianconerostellati, costruiti per vincere, fu un trionfo: gli alessandrini dominarono il campionato 2015/16, trionfando il 24 aprile 2016, dopo la vittoria per 3-1 ad Alba, contro l’Albese.
Destino volle che quella volta il tabellino marcatori recitasse due nomi noti: quello di Messias, appunto, che sigillò il tris definitivo, e soprattutto quello di Marco Garavelli, autore di una super-doppietta.
Da lì, la scalata è nota: Chieri in D, Gozzano tra Serie D e C, quindi il Crotone, condotto in A e poi trascinato, in queste settimane, con gol e corse fino all’ultimo. Finirà qui?