Sono numeri in costante crescita quelli di Réseau Entreprendre Piemonte, la rete solidale di imprenditori “senior” a supporto di chi desidera trasformare il proprio progetto in una realtà. A elencarli, in un “webinar” svoltosi nei giorni scorsi che ha visto la partecipazione di un’ottantina di “stakeholder” territoriali, è stato Giovanni Radis, imprenditore torinese del settore delle tecnologie dell’informazione, presidente di RePiemonte. Interessanti i numeri di 10 anni di attività in Piemonte. Spiega Radis: «Sono state create 51 imprese, 20 delle quali stanno ultimando il loro percorso di accompagnamento. Oltre 350 i posti di lavoro generati in 16 settori imprenditoriali diversi, grazie all’impegno di 65 associati, che hanno offerto ai giovani 5.600 ore di “mentoring”».
I numeri forse più significativi si evincono dall’analisi delle attività della sezione “Alba-Cuneo” che, come ha ricordato Radis, è operativa da soli 5 anni: 16 sono le imprese “senior” associate, 11 le “startup” accompagnate, 15 le idee imprenditoriali a cui si è data concretezza professionale, 50 i posti di lavoro creati e oltre 1.000 le ore di volontariato offerte dai soci. Ampio il panorama di riflessioni: PierPaolo Carini si è soffermato sul ruolo che le “startup” possono avere nello sviluppo di una multiutility, sulla sostenibilità, sulla necessità più che mai attuale di mettere a frutto le proposte generate da “startup” nate all’interno della piccola provincia italiana, ma protagoniste della “digital innovation”.
Mentre il valore della reciprocità, uno dei princìpi fondamentali di Réseau, è stato ribadito da Giuseppe Miroglio, Roberta Rostagno e Gianmarco Salvagno, che hanno sottolineato come lo scambio di competenze non sia “a senso unico”, ma piuttosto un interscambio fecondo, in cui i “senior” mettono a disposizione dei neoimprenditori l’esperienza acquisita e i “junior” offrono alle imprese consolidate iniezioni di creatività e soluzioni nuove.
A Lisa Orefice, direttrice di RePiemonte, il compito di illustrare “Agribusiness innovation lab”, il focus che contraddistingue la sezione della Granda dell’associazione: «Territorialità e prossimità sono due princìpi di Réseau. Nel Cuneese ci siamo resi conto che molte erano le idee nel campo di agricoltura, “food&wine”, “agritech”-turismo. La verticalizzazione della domanda ci ha portato a creare questo progetto specifico di “accelerazione” per progetti imprenditoriali afferenti a questi settori. Oggi abbiamo due sportelli operativi, uno a Cuneo, presso “Ping-Pensare in Granda” e uno ad Alba, presso Apro, e l’obiettivo di creare un distretto di sviluppo tematico, capace di attrarre progettualità e innovazione a vantaggio della collettività e del sistema imprenditoriale locale. “Agribusiness innovation lab” ha generato due “call”, ovvero due momenti di “scouting” di nuove idee imprenditoriali. La prima, sostenuta da Fondazione Crc, nel 2018-2019 ha avuto 26 candidature, 14 imprese immesse nel percorso di professionalizzazione e 32 persone fisiche beneficiarie della formazione. La seconda “call”, sostenuta ancora da Fondazione Crc, a cui si è aggiunta Fondazione Crt, che si è chiusa il 30 novembre, conta 25 candidature, un record in un anno complesso come il 2020. Le imprese potranno beneficiare di tre mesi di formazione, due anni di accompagnamento, un tutor dedicato, un premio declinato in 30 ore di assistenza per ciascun beneficiario, accesso a finanziamenti fino a 200.000 euro e un premio speciale di 5.000 euro, offerto dalla Fondazione Michelin Sviluppo».
Quali esempi di “startup” accompagnate nella prima “Agribusiness innovation call”, Leonardo Raineri (foto 6), innovation manager di Miroglio Group, ha presentato Bikesquare, Dl novel food e Vinooxygen. Un quadro composito, che spazia dai servizi per il cicloturismo esperienziale, curati da Bikesquare di Novello e oggi diffusi in 27 destinazioni in Italia, al “pet food” prodotto con proteine alternative, derivate dai grilli, dall’albese Dl novel food, fino all’innovativo serbatoio brevettato da due fratelli loazzolesi, un ingegnere e un enologo, fondatori di Vinooxygen, per consentire un processo di vinificazione esclusivamente meccanico, senza travasi e quindi richiedente meno solfiti, meno detergenti e meno acqua.
Giandomenico Genta, presidente di Fondazione Crc, primo sostenitore dell’“Agribusiness innovation lab”, ha ribadito la centralità di “agrifood” e “agritech” nell’economia della Granda: «Oltre ai bandi di accompagnamento promossi da Réseau, abbiamo voluto sostenere lo sviluppo di questi settori attraverso il bando “Agroalimentare 4.0”, i “digital ambassador” del progetto “Smaq” e aderendo a “Filiera futura”. Queste azioni sono il propulsore giusto per stimolare quelle spinte qualitative necessarie ai prodotti tipici per emergere».
Daniela Gregnanin, responsabile di Missione accelerare l’innovazione di Fondazione Compagnia di San Paolo, ha sottolineato il comune impegno a favore di sviluppo e professionalizzazione delle imprese a impatto sociale e ambientale, attraverso il bando “Seed” (acronimo di Social enterprises efficiency & development), sostenuto da Compagnia di San Paolo con oltre 2,5 milioni di euro. Ha detto Gregnanin: «Réseau è partner attivo di “Seed” e sta accompagnando le imprese selezionate nello sviluppo del loro piano imprenditoriale. In due edizioni del bando, 90 imprese sociali hanno progettato un piano di sviluppo e 40 di loro lo stanno implementando. Vorrei sottolineare l’apprezzamento della Compagnia di San Paolo per un’altra iniziativa di Réseau: “Impact plus”, che si rivolge a imprese sociali e a “startup” innovative a carattere sociale. In questo approccio di filiera, Compagnia di San Paolo coagula gli sforzi di soggetti molto diversi verso azioni di collaborazione, finalizzate allo sviluppo di ecosistemi territoriali, che siano in grado di supportare processi di “leadership” collettiva. Ecosistemi dotati di risorse non solo economiche, ma di capitale umano, infrastrutture, piattaforme di dati e reti, relazioni e processi necessari a nuovi modelli di intervento. Il ruolo di Réseau è fondamentale». Il video del “webinar” è disponibile al link https://www.reseau-entreprendre.org/piemonte e sulla pagina Facebook “RePiemonte”.
«Alimentiamo sinergie per favorire lo sviluppo»
Réseau Entreprendre Piemonte, con la sua rete di imprenditori, ha conseguito importanti risultati