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Clemente Berardo, per gli amici “Mente” è contraddistinto da uno spirito battagliero, che lo induce a non adagiarsi mai, proseguendo per la strada più tortuosa, in modo da scoprire orizzonti ogni volta nuovi. E cosa può offrire una tale varietà di scenari, se non la montagna? Ecco perché “Mente” ha scalato la sua amata montagna, arrivando in vetta del “re di pietra” per ben 407 volte. «Facendo la guida alpina ho imparato che non bisogna avere paura di se stessi quando si è in quota, ma serve temere gli altri: basta una piccola distrazione tra le alture ed è facile farsi male. Sono stato abituato da mia mamma a essere responsabile anche per gli altri, tant’è che se mio fratello arrivava a casa con le ginocchia sbucciate, a prendere i rimproveri ero io che non avevo badato abbastanza alla sua sicurezza». Le disavventure avute in montagna, a causa di piccole distrazioni altrui, gli sono quasi costate la vita in tre circostanze, ma come dice lui: «Il Signore mi ha protetto e mi a permesso di continuare a camminare tra le mie amate montagne».
