Boves: furto di statuine al presepe dell’ex Ospedale di Comunità

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All’ingresso dell’ex Ospedale di Comunità di Boves (in Corso Bisalta, che ora ospita, anche, «Centro di salute mentale»), dove si accede agli studi dei medici di base, è stato montato, anche in questo anno pandemico, un bel presepe, ma con uno strano foglio-didascalia-denuncia, firmato dalle «Comunità Ischiator e Corborant».

«Ci rivolgiamo a voi per informarvi che come ogni anno è stato allestito il presepe preparato per circa sei mesi dai nostri ospiti, con il prezioso e fondamentale aiuto degli operatori. È un’attività che ha valenza innanzitutto riabilitativa e di relazione. È un piacere condividere il risultato di tanto lavoro con la cittadinanza. Che deve però anche sapere che nella prima giornata di esposizione al pubblico sono stati sottratti circa tredici personaggi, tra cui Maria. Vorremmo sottolineare che per i nostri “ragazzi” è un periodo difficile come per tutti, aggravato dal fatto che non hanno modo di uscire per nessun motivo. Questo gesto è, quindi, ancor più deprecabile e non rende giustizia all’accoglienza che questa cittadina ha sempre riservato ai nostri servizi. Auguriamo a tutti uno spiraglio di luce e serenità per le prossime Sante Feste, in questo momento quanto mai buio».

Comunque, guardando le cronache nazionali, impressionante è quanto sia diffuso il furto «natalizio» di statuine dei presepi.

ATos