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«Come clienti si può contribuire a migliorare un ristorante»

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«Se la Guida Michelin ha tolto qualche stella in un anno così complesso», commenta il Ferrero, «avrà sicuramente avuto le sue motivazioni. Non si può fingere che questa guida non conti, sarebbe ipocrita. Sappiamo tutti come la presenza o meno di questa attestazione di merito influenzi il numero di presenze in un locale. E qua torniamo alla responsabilità del cliente: ci si fida sempre meno del proprio palato, si preferisce la comodità di un luogo certificato. Ed è un errore non ca­pire quanto, come clienti, si può contribuire a migliorare un ristorante. Quando ero giovane lavoravo come cameriere in un locale molto apprezzato. Lo chef, un ex pescatore che in quegli anni serviva principi e regnanti, un giorno mi disse “sai da chi abbiamo imparato il servizio? Da nostri clienti”. Si dice che Giulio II si recasse spesso e volentieri alla Cappella Sistina per dare suggerimenti a Michelangelo mentre dipingeva. In alcuni punti dell’affresco si notano proprio delle correzioni. Se è vero che noi clienti non siamo tutti Giulio II, neppure tutti gli chef sono Michelangelo, qualche consiglio an­drebbe valutato con attenzione».