La Fondazione Radici, nata il 12 febbraio 2020, a pochi giorni dall’arrivo della prima ondata pandemica in Italia, ha dovuto rinviare, per l’impossibilità di organizzare eventi in presenza, la propria presentazione ufficiale. Un appuntamento solo rimandato al 2021, finalmente con il pubblico. Ma il 2020 è stato comunque un anno importante, perché ha visto la nascita e il muoversi dei primi passi della Fondazione che vuole questo anno, complesso, con una bella serata nel segno della memoria e della tradizione per salutare l’arrivo di un nuovo anno a cui guardare con ottimismo.
«Nonostante l’anno poco propizio, siamo soddisfatti perché la Fondazione Radici è riuscita a dare il via a importanti opere, su tutte il grande archivio digitale della memoria. Il nostro obiettivo è andare a creare un portale, accessibile a chi vorrà approfondire lo studio del territorio in cui andare a convogliare il materiale inedito raccolto dalla Fondazione, fatto di decine di interviste, ma anche delle pubblicazioni che sono state realizzate nel corso degli anni da storici, giornalisti e antropologi del territorio, in modo che queste non vadano perdute», spiega il presidente Claudio Rosso che aggiunge: «Quello della Fondazione Radici è stato un grande lavoro di squadra. In questo 2020 i 15 soci fondatori hanno approvato oltre 20 delibere, tutte all’unanimità, l’affiatato Cda ha messo le basi per dare una solidità organizzativa ed economica alla fondazione che potrà durare negli anni e nelle scorse settimane è stato nominato il comitato scientifico, con nomi di spicco in numerosi settori che sapranno dare lustro alla Fondazione e darle prestigio dal punto di vista culturale e scientifico»
Il direttore della Fondazione Radici Marcello Pasquero scende nello specifico dei lavori avviati dalla Fondazione: «La Fondazione ha operato su più fronti in questi primi mesi di attività. Non possiamo nascondere che l’emergenza sanitaria abbia rallentato l’operatività della Fondazione, ma le iniziative non sono mancate, a partire dall’importante convenzione stipulata con l’Icpi l’istituto centrale del patrimonio immateriale del Mibact. La Fondazione Radici è tra le sole quattro fondazioni in Italia ad aver stipulato una convenzione di questo tipo. Il primo lavoro promosso è stato un libro sul passaggio delle epidemie in Piemonte con un focus molto particolare sul 2020 raccontato a un ipotetico ragazzo del futuro che si chiederà come il nostro territorio abbia fronteggiato la pandemia da Covid-19. Alla parte storica ha lavorato a lungo Don Renzo Costamagna, morto prematuramente a settembre. Il libro che verrà presentato a inizio 2021 sarà dedicato alla sua memoria».
Da mesi poi la Fondazione opera, come produttore associato, con Confindustria Cuneo, per la realizzazione del Docufilm ufficiale di Alba capitale della cultura d’impresa 2021, con la regia di Max Chicco. A questo proposito il presidente Claudio Rosso aggiunge: «Questo lavoro rimarrà nella storia della Fondazione come il primo realizzato per un socio fondatore, Confindustria Cuneo, che ha creduto e sostenuto fin dall’inizio Radici. La speranza è che questo sia solo il primo di tanti incarichi che arriveranno dagli importanti soci della Fondazione. Sottolineo che questo incarico ha permesso alla Fondazione Radici di richiedere il codice Ateco come casa di produzione cinematografica».
Il teaser del docufilm ufficiale di Alba Capitale della cultura d’impresa 2021 sarà presentato in anteprima e precederà la messa in onda del promo “I Custodi del Fuoco-Dalla Malora al riconoscimento Unesco”, vetrina delle oltre 50 interviste raccolte da Claudio Rosso, Bruno Murialdo, Marcello Pasquero e Daniele Ferrero negli ultimi anni.
Una presentazione virtuale che andrà in onda mercoledì 30 dicembre alle 21 sulla pagina Facebook della Fondazione e verrà rilanciata dai principali organi di stampa piemontesi, oltre che dai 15 i soci fondatori, in rappresentanza delle varie anime del territorio di riferimento. Si parte dai promotori Radio Alba, passando dalla Famija Albeisa e dall’associazione dei Paesaggi vitivinicoli di Langhe, Monferrato e Roero, senza dimenticare l’industria, con la Fondazione Ferrero, Egea Spa e Miroglio Spa, il vino, il commercio l’artigianato e la presenza della Diocesi di Alba che ha subito sposato il progetto. A presentare la serata, in cui interverrà il presidente della Regione Alberto Cirio, sarà l’attore Paolo Tibaldi. La Fondazione ha appena nominato un comitato scientifico di altissimo livello composto da Pier Carlo Grimaldi, Massimo Martinelli, Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Mauro Carbone, Marco Devecchi, Andrea Desana e Roberto Cavallo.